La Nuova Sardegna

Sassari

Archeoastronomia, la misura del tempo nel corso dei secoli

Archeoastronomia, la misura del tempo nel corso dei secoli

A Sassari l’ultimo venerdì di novembre sarà una giornata imperdibile per gli appassionati di astronomia, archeologia e divulgazione scientifica

27 novembre 2018
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. L’ultimo venerdì di novembre sarà una giornata imperdibile per gli appassionati di astronomia, archeologia e divulgazione scientifica, organizzate dal Circolo culturale Aristeo e dalla Società Astronomica Turritana in collaborazione con l’Università di Sassari, l’Università La Sapienza di Roma e altre importanti realtà accademiche e istituzionali. Venerdì 30, appuntamento con “La Misura del tempo”, il convegno internazionale di archeoastronomia in Sardegna giunto alla settima edizione, che si terrà, a partire dalle 9.30, nella sala conferenze della Fondazione di Sardegna, in via Carlo Alberto 7, e che sabato ospiterà anche la seconda edizione di “Divulgare la scienza”, seconda iniziativa proposta dagli stessi organizzatori.

Il programma di venerdì prevede l’apertura dei lavori alle 10 con una serie di interventi che spazieranno su astronomia e archeologia attraverso i secoli proponendo informazioni e ipotesi sulle loro relazioni. Si comincia con Andrea Polcaro, dell’Università di Perugia, che parlerà sui “Dolmen d’Oriente e dolmen d’Occidente: relazione tra l’architettura funeraria megalitica, il cielo ed il territorio nel bacino del Mediterraneo durante il IV millennio a.C.”. L’archeoastronomo Alberto Scuderi introdurrà alla Civiltà del sole in Sicilia”. Alfredo Rizza, dell’Università di Verona, affronterà il tema delle tracce di una cultura astronomica nell’Anatolia ittita del II millennio a.C. La relazione di Elisabetta Garau, dell’ateneo sassarese, verterà invece su “Paesaggi condivisi”. Ricercatore dell’Osservatorio Astronomico di Brera-Inaf, Elio Antonello, parlerà sugli antichi calendari agricoli. Sarà poi la volta di Simonetta Castia (Circolo culturale Aristeo) e di Michele Forteleoni (Società Astronomica Turritana) che parleranno sugli allineamenti archeoastronomici nell’area cultuale di Gremanu a Fonni.

Nel successivo dibattito interverranno Marzia Monaco e Flavio Carnevale, della “Sapienza “ diRoma sul complesso archeologico di S’Arcu ’e is Forros, l’archeologa Paola Basoli su “Riti e miti nel complesso nuragico di Sos Nurattolos” ad Alà dei Sardi), Lavinia Foddai e Michele Forteleoni sull’area cultuale di Paule S’Ittiri, Luca Doro (Università di Sassari) che darà una nuova analisi architettonica sul nuraghe Palmavera di Alghero, Marina De Franceschini sull’Archeoastronomia in epoca medievale: l’eremo di Sant’Elia a Curinga (Catanzaro), che è punto d’incontro di antichi simboli, e Gian Nicola Cabizza su “Dante e la Croce del Sud” argomento che da 400 anni fa discutere perché la costellazione è invisibile dalle latitudine dell’Europa e il Poeta sembra citarla.

La partecipazione ai convegni dà diritto ai crediti formativi universitari CFU.

Comune

Sassari, terremoto politico in giunta: fuori l’ex M5S Laura Useri

Le nostre iniziative