La Nuova Sardegna

Sassari

ARCHEOASTRONOMIA 

La misura del tempo e il fascino della scienza

di Antonio Meloni
La misura del tempo e il fascino della scienza

SASSARI. Dopo le straordinarie scoperte archeoastronomiche presentate durante la scorsa edizione, venerdì 30 novembre e sabato 1 dicembre ritornano a Sassari “La Misura del tempo – convegno...

27 novembre 2018
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SASSARI. Dopo le straordinarie scoperte archeoastronomiche presentate durante la scorsa edizione, venerdì 30 novembre e sabato 1 dicembre ritornano a Sassari “La Misura del tempo – convegno internazionale di archeoastronomia in Sardegna” e “Divulgare la scienza”, due appuntamenti di grande interesse scientifico messi in campo dal Circolo culturale Aristeo e dalla Società Astronomica Turritana. Il duplice evento culturale è in programma nella Sala conferenze della Fondazione di Sardegna (in via Carlo Alberto 7), che ha concesso il patrocinio assieme all’Università e al Comune di Sassari, la Regione, il Ministero dell’Istruzione e quello dei Beni e delle attività culturali.

Quest’anno il calendario sarà arricchito da un numero più ampio di interventi e collaborazioni con associazioni e atenei, tra i quali spiccano le Università di Verona e Perugia e La Sapienza di Roma. Per l’occasione, sarà anche possibile richiedere il riconoscimento dei crediti formativi universitari .

Il progetto “La misura del tempo e i suoi segni nella Sardegna antica” nasce nel 2011 come programma di ricerca e divulgazione pluriennale il cui evento conclusivo è rappresentato, ogni anno, dalla presentazione degli esiti durante il convegno internazionale.

Le indagini, che hanno riguardato un vasto campione di emergenze e di casi studio, sono svolte con l’utilizzo di tecniche innovative, quali ad esempio il Gps topografico e l’aerofotogrammetria da drone, che permettono una visione d’insieme dei siti presi in esame più precisa rispetto al passato.

L’intento della ricerca - come è già stato sottolineato - è quello di far luce sulla concezione del mondo nelle antiche popolazioni attraverso uno studio interdisciplinare in cui astrofisica, astronomia culturale e archeologia si muovono su binari paralleli.

Questa VII edizione prenderà in esame una serie di importanti tematiche, a partire dal rapporto tra dolmen d’Oriente e dolmen d’Occidente per concludere con “Dante e la Croce del Sud”. Di grande rilievo la partecipazione di Andrea Polcaro, uno dei massimi studiosi dell'oriente antico, e dell’archeoastronomo Alberto Scuderi, che presenterà un’indagine di ampio respiro sulla civiltà del sole in Sicilia.

L’obiettivo di “Divulgare la scienza” – che si svolgerà il giorno successivo con la moderazione del giornalista Piergiorgio Pinna – è invece quello di instaurare un confronto sulle implicazioni etiche e metodologiche di una corretta comunicazione in campo scientifico.

La divulgazione scientifica, che investe tutto lo spettro del sapere, richiede metodo, competenza, consapevolezza e serietà di approccio. Tra i temi di quest’anno lo studio sulle specie aliene invasive condotto dalla Start up PHARECO, le attività di divulgazione scientifica svolte dall’Osservatorio astronomico di Cagliari e, in particolare, questioni di forte attualità come la facile divulgazione di bufale e fake news, e la diffusione di improbabili teorie scientifiche.

Tra i relatori va segnalata la presenza in particolare di due ospiti d’eccezione come il noto divulgatore e saggista Silvano Fuso e l’altrettanto noto giornalista scientifico Gianluca Dotti.

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