Salvatore Sanna eletto presidente delle Acli
La nomina lunedì durante la prima riunione del nuovo consiglio provinciale Sanna: «Il nostro compito è unire e lavorare per progetti e obiettivi comuni»
29 novembre 2018
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SASSARI. Le Acli di Sassari hanno un nuovo presidente. Lunedì scorso, nella prima riunione del consiglio provinciale, Salvatore Sanna è stato eletto praticamente all’unanimità alla guida dell’associazione. Ha ottenuto infatti 30 voti su 31 presenti e con una sola scheda bianca riposta nell’urna con tutta probabilità proprio dal nuovo presidente.
Salvatore Sanna, ha 37 anni, è entrato a far parte delle Acli nel 2008. Dipendente di un istituto bancario è stato eletto consigliere comunale a Sassari nel 2014 e tutt’ora siede nei banchi della maggioranza di Palazzo Ducale.
Ha ricoperto diversi ruoli nelle Acli: è stato componente del Forum nazionale dei giovani, ha fatto parte della commissione esteri e ha partecipato a numerose iniziative di cooperazione internazionale, l’ultima lo scorso mese di maggio in Tunisia.
È stato inoltre vice commissario provinciale delle Acli di Sassari e componente del consiglio regionale dell’associazione di cui è anche segretario con la delega alle istituzioni e agli enti locali.
«Per me è un grande onore ed una grande responsabilità guidare le Acli di Sassari dopo la fase di commissariamento gestita in questi tre anni nel migliore dei modi da Antonello Caria», ha detto il neo presidente subito dopo la sua elezione dello scorso lunedì.
«Il mio primo obiettivo è lavorare per far ripartire le Acli ma anche per far sì che la nostra associazione si riappropri del nostro territorio – ha sottolineato Salvatore Sanna –. La presenza nelle nostre comunità è sempre stato un tratto distintivo delle Acli e anche nella composizione del consiglio abbiamo cercato di rispettare la geografia rappresentando i diversi centri del sassarese. Un altro segnale importante è che con il nuovo consiglio provinciale abbiamo inoltre abbassato sensibilmente l’età media dei componenti».
«Viviamo un momento sicuramente non facile – ha proseguito Salvatore Sanna - nel quale anche la politica divide e non riesce a creare quell’unità che invece sarebbe necessaria ed auspicabile. Compito di organizzazioni come la nostra è proprio cercare di unire e di lavorare per progetti e obiettivi comuni».
«Uniti facciamo bene le Acli e possiamo toglierci davvero tante soddisfazioni. Siamo certi – ha concluso il nuovo presidente – che se stiamo vicini alle persone e alle famiglie non possiamo sbagliare».
Salvatore Sanna, ha 37 anni, è entrato a far parte delle Acli nel 2008. Dipendente di un istituto bancario è stato eletto consigliere comunale a Sassari nel 2014 e tutt’ora siede nei banchi della maggioranza di Palazzo Ducale.
Ha ricoperto diversi ruoli nelle Acli: è stato componente del Forum nazionale dei giovani, ha fatto parte della commissione esteri e ha partecipato a numerose iniziative di cooperazione internazionale, l’ultima lo scorso mese di maggio in Tunisia.
È stato inoltre vice commissario provinciale delle Acli di Sassari e componente del consiglio regionale dell’associazione di cui è anche segretario con la delega alle istituzioni e agli enti locali.
«Per me è un grande onore ed una grande responsabilità guidare le Acli di Sassari dopo la fase di commissariamento gestita in questi tre anni nel migliore dei modi da Antonello Caria», ha detto il neo presidente subito dopo la sua elezione dello scorso lunedì.
«Il mio primo obiettivo è lavorare per far ripartire le Acli ma anche per far sì che la nostra associazione si riappropri del nostro territorio – ha sottolineato Salvatore Sanna –. La presenza nelle nostre comunità è sempre stato un tratto distintivo delle Acli e anche nella composizione del consiglio abbiamo cercato di rispettare la geografia rappresentando i diversi centri del sassarese. Un altro segnale importante è che con il nuovo consiglio provinciale abbiamo inoltre abbassato sensibilmente l’età media dei componenti».
«Viviamo un momento sicuramente non facile – ha proseguito Salvatore Sanna - nel quale anche la politica divide e non riesce a creare quell’unità che invece sarebbe necessaria ed auspicabile. Compito di organizzazioni come la nostra è proprio cercare di unire e di lavorare per progetti e obiettivi comuni».
«Uniti facciamo bene le Acli e possiamo toglierci davvero tante soddisfazioni. Siamo certi – ha concluso il nuovo presidente – che se stiamo vicini alle persone e alle famiglie non possiamo sbagliare».
