La Nuova Sardegna

Sassari

Sicurezza sui bus l’Arst farà variazioni sulla linea per Ittiri

di Vincenzo Masia

Assemblea pubblica a un anno dalla morte dello studente Il dirigente Alberti: «I posti a bordo superiori ai passeggeri»

29 novembre 2018
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ITTIRI . Un’assemblea pubblica per capire, esaminare, proporre ed eventualmente denunciare aspetti legati al trasporto degli studenti pendolari che da Ittiri si recano a Sassari, con i mezzi dell’Arst. Molti gli argomenti ma poche le persone, nessuno, o quasi, degli studenti che frequentano le scuole secondarie e soprattutto pochi i genitori. Al di là della scarsa partecipazione va segnalato l’interessante l’aspetto propositivo che l’incontro tra amministratori, forze dell'ordine, genitori e Arst ha registrato.

Il sindaco Antonio Sau, nel chiarire i motivi che hanno indotto gli amministratori ad affrontare un problema annoso, e cioè la sicurezza prima , durante e dopo il viaggio, ha ricordato che, esattamente un anno fa, un quattordicenne di Ittiri, Antonio Meloni, moriva sotto le ruote dell’autobus che lo avrebbe dovuto trasportare a Sassari. «Perché non succedano più fatti così gravi che, oltre a distruggere una famiglia segnano profondamente la collettività, abbiamo deciso di iniziare – ha concluso Sau – un percorso che coinvolga studenti, genitori, amministratori e forze dell'ordine».

Gustavo Alberti, responsabile della sede Arst di Sassari, ha fornito i dati sulla base del monitoraggio partito il 14 settembre e mirato ad avere il polso della situazione con l’acquisizione di dati relativi alla massima occupazione dei posti disponibili e al comportamento degli studenti. Il dirigente ha comunicato che, in una prima fase, il comportamento degli studenti risultava abbastanza responsabile sia nella salita a bordo che durante il viaggio mentre, col passare dei giorni, si è dovuto registrare, purtroppo, un ritorno alle vecchie abitudini. «Comportamenti – ha aggiunto – che ci sono stati segnalati dai due agenti che abbiamo staccato sulle linee per Ittiri, quelle a maggior frequentazione studentesca».

Dalla relazione di Alberti si è appreso, inoltre, che la disponibilità di posti è superiore al numero di studenti che giornalmente si recano a Sassari. A fronte di una media di 200/230 studenti esiste una disponibilità pari a 257 posti.

Alle domande mirate a conoscere lo stato di sicurezza, Alberti ha fornito una serie di informazioni legate alla normativa che prevede, per alcuni autobus, la possibilità di trasportare anche un certo numero di passeggeri in piedi, mentre in altri si può viaggiare solo seduti. L’incontro si è chiuso con l’impegno del rappresentante dell’Arst di studiare alcune variazioni relative alle fermate, sopratutto quella di via Sassari che, è stato suggerito potrebbe essere spostata in un sito più idoneo con la variazione del tratto in uscita da Ittiri che potrebbe avvenire attraverso via Aldo Moro. Altre proposte hanno riguardato le modalità di accesso agli autobus al momento di salire a bordo che, sopratutto nella fermata di “Missingiagu” registra una presenza massiccia di passeggeri.

Il rappresentante dell’Arst ha preso l'impegno di analizzare le varie proposte e di verificarne la fattibilità, sopratutto quelle inerenti la sicurezza.

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