La Nuova Sardegna

Sassari

La violenza di genere si combatte nelle scuole

La violenza di genere si combatte nelle scuole

Gli studenti di Azuni e Canopoleno raccontano il loro no alla discriminazione Presentati a Palazzo Ducale corti, racconti, brani musicali e installazioni

30 novembre 2018
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SASSARI. Un cortometraggio, tanti racconti, interpretazioni di brani musicali e un’installazione artistica. I ragazzi e le ragazze dei licei Azuni e Canopoleno hanno scelto queste forme per raccontare la loro idea di violenza di genere e contrasto a ogni tipo di discriminazione. Impegnati per diversi anni scolastici in laboratori e percorsi di formazione e sensibilizzazione promossi dalla commissione Pari Opportunità del Comune di Sassari, ieri hanno presentato gli elaborati durante un incontro organizzato dall’Amministrazione nell’aula del Consiglio comunale.

«Un’occasione preziosa di condivisione e di scambio – ha commentato la presidente della commissione Elvira Useli -, che ha ancora una volta come protagonisti studenti della nostra città».

La mattinata si è aperta con la toccante esposizione dei lavori realizzati dalla III L (ora IV) del liceo Azuni nell’ambito del progetto “Le parole giuste per raccontare la violenza di genere: tra diritto di cronaca e tutela della vittima” il concorso rappresentava la conclusione di un percorso iniziato durante lo scorso anno scolastico per stimolare le nuove generazioni a riflessioni personali e di gruppo sulle modalità con le quali gli organi di stampa affrontano le notizie relative alla violenza di genere e al femminicidio. I ragazzi e le ragazze hanno tradotto in elaborati individuali queste considerazioni. Nella seconda parte dell’evento sono state presentate le opere dei ragazzi e ragazze del Canopoleno, nell’ambito del Progetto per la prevenzione e il contrasto della violenza di genere, dal titolo “CreAttività”", organizzato anch’esso dalla commissione Pari Opportunità. Gli studenti e studentesse del Canopoleno, che hanno prodotto l’opera d’arte con la stoffa, nel laboratorio "Lo Strappo", diretto da Antonella Muresu, hanno raccontato la loro esperienza e l’installazione è stata esposta in una sala di Palazzo Ducale. Le ragazze e i ragazzi che hanno partecipato al laboratorio di cinematografia diretto da Sante Maurizi, hanno invece illustrato il percorso che ha portato alla creazione del corto sulla violenza di genere, che è stato proiettato.

All’evento hanno partecipato, oltre alla presidente del Consiglio comunale Esmeralda Ughi anche il vicesindaco Fabio Pinna, l’assessora alle Politiche sociali e Pari Opportunità Pina Ballore, le componenti della commissione Pari Opportunità con la presidente Elvira Useli che ha coordinato i lavori, la giornalista Daniela Scano che ha collaborato al progetto nel liceo Azuni e da tempo è in prima linea nella sensibilizzazione sul tema della discriminazione di genere, le docenti e i docenti, e Agostino Loriga, presidente della cooperativa Andalas de Amistade.

Quest’ultimo ha illustrato i dati aggiornati del centro antiviolenza del progetto Aurora dell’anno corrente.



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