La Nuova Sardegna

Sassari

Sassu cambia la giunta nessun assessore del Pd

di Salvatore Santoni
Sassu cambia la giunta nessun assessore del Pd

Sennori, il primo cittadino chiude il programmato rimpasto di metà mandato Salta l’accordo coi Dem che rinunciano agli incarichi ma restano in maggioranza

01 dicembre 2018
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SENNORI. Il sindaco Nicola Sassu cambia la squadra di governo. Giovedì pomeriggio, nel municipio di via Brigata Sassari, si è insediata la nuova giunta comunale dopo che il primo cittadino di Sennori ha ridistribuito le deleghe assessoriali nel rispetto degli accordi politici e programmatici definiti in seno alla maggioranza in occasione delle consultazioni elettorali del 5 giugno 2016. Accordi che prevedevano la presenza dell’alleato del Pd, che però ha deciso di defilarsi rinunciando a ogni tipo di incarico.

La nuova giunta è così composta: Mario Tonio Satta, vicesindaco con deleghe all’Urbanistica, Manutenzioni, Agro, Edilizia privata; Giovannino Mannu alla Polizia municipale, Barracelli, rapporti con le associazioni, Patrimonio; Antonella Piana al Verde, Ambiente, Decoro urbano; Elena Cornalis alla Cultura, Archeologia, Agricoltura, Attività produttive, Turismo. Il sindaco ha deciso di tenere per sé le deleghe al Personale, Protezione civile, Programmazione, Bilancio e Servizi sociali.

Resta ancora un punto interrogativo sul quinto componente dell’esecutivo. Secondo gli accordi sarebbe andato in quota Pd, e il sindaco ha infatti nominato Antioco Lampis, che però non ha firmato l’accettazione dell’incarico. E che, con tutta probabilità, non firmerà mai.

Il motivo? Così ha deciso il direttivo del Pd sennorese. Le cose sono andate più o meno così: i democratici hanno deciso di rispettare il patto di maggioranza per la turnazione delle cariche e infatti Mario Satta e Maria Ladinetti, oltre al presidente del consiglio Lampis si sono dimessi. La decisione è arrivata dopo qualche giorno di turbolenza in maggioranza: i democratici avevano infatti chiesto un ruolo di spicco, come quello del vicesindaco, ma la coalizione ha risposto picche. Questo perché, secondo i patti riferiti dal sindaco Sassu, i primi due anni e mezzo di mandato al Pd sarebbero spettati due assessori (vicesindaco compreso). Mentre al giro di boa sarebbe diventato soltanto uno, e senza vicesindaco. Dopo essersi inizialmente infiammata, la situazione tra gli alleati si è poi raffreddata nei giorni scorsi. «Il direttivo del Pd – si legge nella lettera di dimissioni inviata dai tre democratici al sindaco Sassu – a seguito di un’attenta analisi politico-amministrativa, ha deciso di mantenere fede agli accordi per il ricambio degli assessorati». Di qui la decisione del direttivo del circolo, guidato dalla segretaria Mavi Cattari – di restare in maggioranza ma defilati. «Maria Ladinetti, Mario Satta e Antioco Lampis – si legge in un comunicato del direttivo – pur riconoscendo il contributo fondamentale dato dagli stessi per la vittoria della lista Civica 2.0, hanno deciso all’unanimità, in sede di riunione con tutti i componenti del direttivo, di non accettare per il proseguo della legislatura deleghe politiche, non avendo raggiunto accordo con l’allora Centro Democratico e PdS».

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