La Nuova Sardegna

Sassari

Ore in barella senza cure: indagine interna dell’Aou

di Luca Fiori
Ore in barella senza cure: indagine interna dell’Aou

L’azienda sanitaria ha avviato accertamenti per i ritardi nel trasferimento L’intervento per la ricostruzione dell’orecchio sarebbe «avvenuto regolarmente»

02 dicembre 2018
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SASSARI. Qualcuno dovrà dare una risposta al signor Ignazio Paddeu per quelle sei ore trascorse senza cure all’interno di una stanzetta del pronto soccorso del Santissima Annunziata, dopo l’aggressione di giovedì mattina durante la quale un malvivente gli ha staccato un pezzo d’orecchio.

L’ex commerciante di 63 anni ha denunciato di essere rimasto dalle 11.20 alle 17.30 in attesa di un’ambulanza che avrebbe dovuto accompagnarlo nel reparto di Otorinolaringoiatria per la ricostruzione del padiglione auricolare. «Durante tutto quel tempo – ha spiegato Paddeu – mi sono sentito abbandonato».

Indagine interna. Ora è la stessa direzione aziendale dell’Aou ad aprire un’indagine interna per far luce su quanto accaduto dopo l’arrivo del paziente al pronto soccorso di viale Italia. Da una prima ricostruzione dei fatti – fanno sapere dalla direzione dell’azienda sanitaria – la lunga attesa sarebbe da ricondurre a un ritardo nel trasferimento alla struttura di viale San Pietro.

E il ritardo sarebbe dovuto al mancato arrivo dell’ambulanza che si occupa del trasporto dei pazienti dal pronto soccorso agli altri reparti.

«L’indagine – assicurano dall’Aou – dovrà ricostruire nei dettagli cosa possa aver determinato il ritardo denunciato dal paziente». A distanza di sette ore dall’aggressione Ignazio Paddeu giovedì pomeriggio aveva finalmente subito l’intervento di ricostruzione all’orecchio sinistro, mutilato dalla violenza brutale di Davide Melki. L’ex commerciante aveva raccontato però delle poche possibilità di riuscita prospettategli – proprio a causa delle troppe ore trascorse – dai medici che lo hanno sottoposto all’operazione. Ma su questo aspetto il direttore della struttura di Otorinolaringoiatria dell’Aou Francesco Bussu precisa che «i miei collaboratori mi hanno riferito che nessun medico della nostra struttura che lo ha visitato ha mai attribuito l’eventuale insuccesso, nel riattaccare il pezzo di padiglione auricolare, all’attesa in pronto soccorso. L’intervento di innesto e ricostruzione di parte del padiglione auricolare reciso è avvenuto regolarmente – aggiunge Bussu – e il paziente segue il normale decorso post-operatorio. La tempistica di ricostruzione, in questo caso, a differenza di altre patologie nelle quali l’apporto vascolare può essere ripristinato, rappresenta un fattore meno determinante». Il tempo trascorso in attesa dell’operazione, che a Paddeu era parso un’eternità, sarebbe invece «congruo – secondo il direttore del Pronto soccorso Mario Oppes – anche in considerazione di altri casi presenti in quello stesso momento, come quello del carabiniere ferito nella stessa aggressione, con una condizione clinica ben più grave». In attesa dell’indagine interna dell’Aou Ignazio Paddeu può solo sperare che quel tempo «congruo» non abbia compromesso la riuscita del suo intervento.

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