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Sassari

Pattada, l’opposizione critica la riparazione del tetto della scuola

Pattada, l’opposizione critica la riparazione del tetto della scuola

PATTADA. Polemica sui lavori per il solaio delle scuole di Pattada. L’ala sud della struttura che ospitava le classi della scuola primaria era stata interessata da lesioni strutturali del solaio nel...

02 dicembre 2018
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PATTADA. Polemica sui lavori per il solaio delle scuole di Pattada. L’ala sud della struttura che ospitava le classi della scuola primaria era stata interessata da lesioni strutturali del solaio nel dicembre del 2016. Ad accorgersi del problema fu il corpo docente a ridosso dell’inizio delle vacanze natalizie.

La causa del collasso, in un primo momento, pare fosse dovuta allo scivolamento del solaio. In seguito ai dovuti sopralluoghi i vigili del fuoco di Ozieri stabilirono l’inaccessibilità totale alla porzione dell’immobile interessata dal dissesto. L’amministrazione comunale chiese quindi i finanziamenti necessari per la demolizione e ricostruzione integrale del tetto. «Il nostro Comune – ha spiegato l'opposizione anche attraverso un’interpellanza – ha così proceduto alla richiesta di un finanziamento che oggi ammonta a 270 mila euro, ma le carte parlano chiaro: basterebbe molto meno per riparare il danno. Nel contempo il Comune apre un contenzioso per accertare le eventuali responsabilità. Il contenzioso viene anticipato dal cosiddetto “accertamento tecnico preventivo” che consiste nel chiedere al tribunale l’accertamento di eventuali responsabilità, determinare il danno e indicare le opere da realizzarsi. Nel luglio 2018 viene trasmessa la perizia del consulente tecnico del tribunale di Sassari che indica come causa delle lesioni la rotazione del solaio. Ne consegue che la demolizione del solaio non si rende più necessaria, tesi confermata anche dal tecnico di parte incaricato dal Comune».

Gli importi previsti per l’esecuzione dei lavori oscillano quindi dai seimila ai trentamila euro. «La nostra amministrazione – ha aggiunto la minoranza – ha proceduto quindi senza aspettare la perizia del tribunale. Si tratta di un grave spreco di denaro pubblico che si poteva evitare. I lavori sono già infatti in corso d’opera».

Elena Corveddu

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