La Nuova Sardegna

Sassari

Sassari, cinque giovani spose ricevono la dote di San Nicola

Antonio Meloni
Sassari, cinque giovani spose ricevono la dote di San Nicola

Anche quest’ anno in cattedrale si è rinnovata l’estrazione alla fine della funzione dedicata al patrono. L’arcivescovo nell’omelia è tornato sul male dell’indifferenza: «Non si può dare la pace senza l’umiltà»

07 dicembre 2018
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SASSARI. Cinque future spose beneficeranno della tradizionale dote di San Nicola. Quest’anno la fortuna ha baciato cinque giovani donne la cui identità, nel rispetto della tradizione, resterà ignota. Tre avranno la somma di 5.500 euro a testa, mentre alle altre due, non estratte, andranno comunque 1.150 euro e alcuni capi di corredo. Ciò che conta è che le giovani potranno coronare nella fede un sogno accarezzato per molto tempo. L’esito dell’estrazione è stato comunicato ieri sera, dal parroco della Cattedrale don Dino Pittalis, dopo la funzione solenne che ogni anno viene celebrata in Duomo nella ricorrenza di San Nicola.

La Messa, presieduta dall’arcivescovo Gian Franco Saba, affiancato dal Capitolo, ha visto la partecipazione di tanti fedeli, ma anche del sindaco Nicola Sanna, del presidente del consiglio regionale Gianfranco Ganau, dei rappresentanti delle forze dell’ordine e delle forze armate nonché degli amministratori di alcuni comuni della diocesi. Non mancavano i gremi, custodi della tradizione, sempre presenti in questa ricorrenza. Nell’omelia, monsignor Saba ha ripreso parte dei temi trattati durante la mattinata, quando nell'auditorium Giovanni Paolo II ha rivolto un accorato messaggio alla città e al territorio: «La nostra vita è un cammino, quest’anno vogliamo riflettere sul male dell’indifferenza, non si può dare la pace senza l’umiltà».

L’estrazione è stata affidata alle manine di due bimbi della comunità gremiale chiamati sull’altare per pescare dal sacco di tela i nomi delle fortunate. Una selezione tra le future spose delle parrocchie di Santa Maria di Pisa, Latte Dolce e San Gavino di Bancali per l’assegnazione della dote: un premio in denaro reso disponibile grazie alla donazione di alcune istituzioni e di privati. Una bella iniziativa, destinata alle coppie che, pur avendo il desiderio di sposarsi, sono ostacolate da difficoltà di carattere economico. La somma totalizzata, 18.800 euro, arriva dal Comune, dalla Fondazione Righi, dalla parrocchia di Sant’Orsola, dall’associazione Mosa e da donazioni di privati.

La colonna sonora della cerimonia, molto partecipata, è stata curata dal coro della cappella del Duomo, diretto da monsignor Antonio Tamponi. La dote di San Nicola è una di quelle ricorrenze molto attese che a Sassari, per tradizione, anticipa le festività di fine anno. L’origine storica è ignota, ma è ragionevole supporre che possa trattarsi di un’usanza molto antica. Nicola, vescovo di Mira, nella Lycia (regione dell’attuale Turchia), visse tra il 250 e il 343. Subì le persecuzioni dell’imperatore Diocleziano contro i cristiani, ma fu poi liberato da Costantino. Le sue spoglie arrivarono a Bari nel 1087. Diverse le leggende fiorite nei secoli sulla fondazione del rito.

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