La Nuova Sardegna

Sassari

L’ultimo partigiano ha “deposto le armi” a 95 anni

L’ultimo partigiano ha “deposto le armi” a 95 anni

Medaglia della Liberazione, la storia di Giovanni Scanu divenne pubblica grazie alle ricerche dell’Anpi

11 dicembre 2018
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OZIERI. Con la scomparsa di Giovanni Scanu, l’ultimo dei partigiani ozieresi, deceduto nei giorni scorsi, scorre via un’altra pagina di storia della città. Nato a Ozieri il 14 agosto 1923, Scanu fu per tutta la vita un contadino, tranne nella parentesi tra il 1943 e il 1944 quando venne chiamato alle armi quasi ventenne e dopo l’armistizio scelse di unirsi ai reparti della resistenza in Val della Chiana. Sino al 6 luglio 1944, giorno di liberazione di Foiano della Chiana da parte delle forze militari alleate, fece parte del reparto “La Teppa” delle forze partigiane del comitato di liberazione di Cortona. Tornato a Ozieri, si sposò con Giuseppina Fressura ed ebbe cinque figli: Giuseppe, Francesca Maria, Salvatore, Margherita e Antonio. La moglie lo lasciò troppo presto, nel 1989 all’età di appena 54 anni, ma da allora Giovanni non si perse d’animo e continuò con dedizione a prendersi cura degli amati figli e della sua campagna, proprietà acquistata con grandi sacrifici. Una vita consacrata al lavoro e alla famiglia, ricompensata con una lunga e serene vecchiaia vissuta sino all’ultimo con la mente lucida nonostante gli acciacchi. Una storia che avrebbe potuto somigliare a quella di tanti altri, se non fosse stato per quella importante parentesi nella Resistenza. La sua storia di partigiano rimase sconosciuta ai più per tanti anni, sino a quando le iniziative dell’Anpi sui dei partigiani di Ozieri spinsero i familiari di Giovanni Scanu a raccontare la sua storia. Da quel momento il partigiano divenne ospite d’onore di tutte le iniziative della sezione dell’Anpi “Paolo Comida” e grazie a questo legame lo scorso anno Scanu riuscì finalmente a realizzare un desiderio che aveva da tempo e che aveva a lungo tenuto nascosto: vedere riconosciuta ufficialmente la sua partecipazione alla lotta partigiana. Lo scorso anno nel corso delle celebrazioni per il XXV Aprile, festeggiate in modo speciale per il 70esimo anniversario della Liberazione, a Giovanni Scanu venne consegnata dal vice prefetto vicario Salvatore Serra la Medaglia della Liberazione del ministero della Difesa, riconoscimento accreditatogli ufficialmente nel dicembre precedente. Fu una grande festa, nella piazza alla sommità di quel Viale dei Partigiani Ozieresi dove sono poste le targhe che ricordano i nomi dei partigiani. Viale dove adesso prenderà posto anche il nome di Giovanni Scanu, per aggiungere questo ricordo a quello affettuoso di figli, parenti e amici. (b.m.)

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