La Nuova Sardegna

Sassari

Le Aree protette della Sardegna si mettono in rete

di Gian Mario Sias
Le Aree protette della Sardegna si mettono in rete

Siglato ad Alghero il protocollo che riunisce in un unico organismo Parchi nazionali, regionali e riserve marine

11 dicembre 2018
3 MINUTI DI LETTURA





ALGHERO. È nata ufficialmente ieri ad Alghero la Rete delle Aree naturali protette della Sardegna. Il protocollo pensato e promosso dall’assessorato regionale dell’Ambiente è stato siglato ieri sera nella sala conferenze della Fondazione Alghero.

Insieme alla Regione, che coordinerà la cabina di regia e la segreteria amministrativa di questo nuovo organismo, hanno sottoscritto l’accordo i due Parchi nazionali presenti nell’isola, quello dell’Asinara e quello di La Maddalena, i quattro parchi regionali e le sei aree marine.

Oltre all’attività preparatoria durata mesi, si è arrivati alla firma dell’accordo al termine della “Prima conferenza regionale delle aree protette”, cui hanno partecipato i presidenti e i direttori di tutti gli enti preposti alla tutela del patrimonio naturale della Sardegna. «Attivare tutte le sinergie possibili nella gestione delle aree protette, con l’auspicio di trovare il giusto equilibrio tra le esigenze di tutela e quelle di valorizzazione del patrimonio ambientale», è la missione che l’assessora regionale dell’Ambiente, Donatella Spano, affida alla Rete.

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:site:1.17554133:gele.Finegil.Image2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/image/contentid/policy:1.17554133:1653513224/image/image.jpg?f=detail_558&h=720&w=1280&$p$f$h$w=d5eb06a]]

«Questa è una giornata storica», ha affermato ieri Donatella Spano, ricordando che «quando parliamo di nuovi lavori e nuova imprenditorialità bisogna avere consapevolezza del valore che ha il capitale naturale della Sardegna e di quanto sia incredibilmente aumentata l’attenzione e l’interesse per certi temi», anche sul piano dello sviluppo di nuovi turismi. Ai lavori di ieri, coordinati dai giornalisti Donatella Bianchi e Marco Gisotti, insieme a numerosissimi operatori hanno partecipato Maria Carmela Giarratano, della Direzione generale per la Protezione della natura e del mare del Ministero dell’Ambiente, il presidente del consiglio regionale, Gianfranco Ganau, il sindaco di Alghero, Mario Bruno e il presidente del Parco naturale regionale di Porto Conte, Gavino Scala. «Il sistema dei parchi e delle aree protette della nostra isola rappresenta un inestimabile patrimonio ambientale da tutelare e valorizzare, una risorsa strategica anche dal punto di vista economico per il territorio della Sardegna», ha detto Ganau. «La definizione di una rete dei parchi e delle aree protette consentirà una fruibilità diffusa anche in funzione di una promozione turistica oggi potenziata dalla rete escursionistica regionale, recentemente istituita».

Per Mario Bruno, «il nostro patrimonio naturale, ambientale, culturale, la nostra storia millenaria, sono così fortemente legati che sono diventati il punto di rifermento centrale delle nostre politiche di sviluppo locale, di valorizzazione delle produzioni tipiche sostenibili e di qualità e, nel contempo, della promozione turistica a livello internazionale. Sono gli stessi ragionamenti che abbiamo fatto anche con gli altri sindaci della Rete metropolitana del Nord Sardegna nella programmazione territoriale gli attrattori ambientali del territorio sono centrali e gli sono stati destinati 75 milioni di euro». Secondo Gavino Scala, che prima di presiedere il Parco di Porto Conte è stato un amministratore locale, «la politica dei parchi non è più sussidiaria, complementare e accessoria, le aree protette non sono più considerate un limite, strumenti del passato, che bloccano il territorio e lo fossilizzano, ma strumenti del futuro, che promuovono e assecondano lo sviluppo».
 

In Primo Piano
Elezioni comunali 

Ad Alghero prove in corso di campo larghissimo, ma i pentastellati frenano

Le nostre iniziative