La Nuova Sardegna

Sassari

Giostraio si incatena in piazza d’Italia

di Luigi Soriga
Giostraio si incatena in piazza d’Italia

Il Comune dice no all’installazione dei suoi materassi elastici per un fatto di decoro urbano: solo giostrine con i cavalli

13 dicembre 2018
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Meglio un salotto buono elegante, stiloso ma un po’ vuoto, o meglio un salotto più chiassoso, meno raffinato ma affollato di bambini e famiglie?

La protesta del giostraio incatenato in piazza d’Italia è diventata una battaglia simbolo e sta appassionando mezza città. Proprio perché distilla in sé diversi temi e contrapposizioni: decoro urbano contro vivibilità degli spazi, diritto al lavoro contro regolamenti comunali, amministratori e norme contro il sentimento comune dei cittadini.

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:site:1.17561283:gele.Finegil.Image2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/image/contentid/policy:1.17561283:1653502291/image/image.jpg?f=detail_558&h=720&w=1280&$p$f$h$w=d5eb06a]]

La storia è questa: Gianluca Pirinu da tre anni, durante le feste natalizie, installa in piazza d’Italia il suo bungee jumping per bambini. È l’attrazione di gran lunga più gettonata, rispetto a giostrine e trenini ampiamente snobbate da generazioni di minuscoli temerari sprezzanti del pericolo e delle leggi di gravità. Ma se i materassi elastici collezionano migliaia di piccoli fans, hanno anche chi storce il naso. La Soprintendenza e con lei il Comune, che guardano piazza d’Italia con altri occhi: il contesto urbanistico, lo scenario architettonico e il decoro urbano. Insomma, Palazzo Giordano e bimbi saltellanti non vanno affatto d’accordo.

E questa premura per i valori estetici di Sassari a ottobre si converte in una delibera approvata in giunta, senza passare al vaglio del Consiglio: nelle piazze storiche ok solo a giostrine d’epoca, con il carosello di cavallini e automobili che vanno su e giù, a tempo di musica, in un fascinoso rewind temporale. Tutto in perfetta sintonia con il salotto buono, ma roba che se la proponi a un bimbo che ha già compiuto i 4 anni, mette le dita a croce, ti risponde con un vade retro e non ti parla per un mese.

Finisce quindi che Gianluca Pirinu si deve accontentare di piazzare la baracca o in Piazzale Segni, o, per concessione last minute del sindaco, in piazza Santa Caterina. Pendenza zero, ma anche zero famiglie a passeggio con prole al seguito. Il giostraio, che per campare fa solo il giostraio, disperato decide di incatenarsi a un palo di Piazza d’Italia. Lo fa alle 21 martedì, e per un’intera notte il suo giaciglio diventa meta di pellegrinaggio di centinaia di persone. Raccoglie una solidarietà inaspettata: c’è chi lo abbraccia, chi gli porta paste calde, chi il caffè, e lui ricambia con molta commozione.

«Scusate le lacrime – dice – sono un frignone ma francamente non mi aspettavo un simile sostegno». Però l’amministrazione non arretra di un millimetro e resta arroccata alla sua delibera sul decoro. Che a dirla tutta fa a cazzotti con il desiderio di rivitalizzare il centro, perché quei tre materassi sono delle calamite diaboliche per centinaia di famiglie pronte a dilapidare tredicesime anche nei bar. «Non ci vedo nemmeno grande coerenza sul decoro – si lamenta Gianluca Pirinu – questa piazza ha ospitato di tutto, e dal 21 al 23 ci saranno i furgoni e gli stand per la manifestazione enogastronomica di street food: non so quanto le salsicce, i panini e le graticole si intonino allo stile di vittorio Emanuele II».

Naturalmente tutta l’opposizione politica si è schierata con il giostraio, mentre i consiglieri di maggioranza, tranne qualche eccezione, fuggono a gambe levate di fronte a un argomento sdrucciolevole e a una scelta della giunta forse non condivisa. Sarebbe interessante raccogliere, uno per uno, i singoli pareri.
 

La classifica

Parlamentari “assenteisti”, nella top 15 ci sono i sardi Meloni, Licheri e Cappellacci

di Salvatore Santoni
Le nostre iniziative