I sindaci sardi si riuniscono a Esporlatu
di Elena Corveddu
Assemblea dell’Anci dopo l’attentato di domenica notte al sindaco Furriolu
13 dicembre 2018
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ESPORLATU. Si riuniranno mercoledì alle 10.30 nel centro polivalente di Esporlatu, in via Brigata Sassari, i sindaci della Sardegna per affrontare il tema degli atti intimidatori nei confronti degli amministratori locali e in particolare l’ultimo, di domenica notte, contro il sindaco di Esporlatu Franco Furriolu.
Al primo cittadino del centro del Goceano che conta appena 400 anime, è stato incendiato il portone di casa, nella centralissima piazza Dante. A comunicarlo con una lettera indirizzata a tutti i sindaci sardi il presidente dell’Anci Sardegna Emiliano Deiana e il presidente del consiglio delle autonomie locali Andrea Soddu. All’ordine del giorno dunque gli atti intimidatori contro gli amministratori locali e in particolar modo quello di domenica notte. Non si tratta per il vero della prima intimidazione ai danni degli amministratori di Esporlatu considerato che anche il vicesindaco Gianni Canu aveva subìto un attentato: ad aprile avevano messo un ordigno all’ingresso della sua casa di campagna che era stata distrutta.
All’indomani dell’incendio al portone di casa di Furriolu, il presidente della Comunità montana del Goceano, e sindaco di Benetutti, Enzo Cosseddu, ha raccolto numerose adesioni per una grande unica manifestazione di solidarietà e la realizzazione di atti concreti nei confronti di Furriolu e dei tanti amministratori che ogni giorno devono fare i conti con atti di violenza contro il loro operato.
«Esprimere solidarietà non basta – aveva detto Cosseddu – occorre stigmatizzare in maniera anche concreta e condannare simili atti».
E il presidente dell’Anci, Deiana, aggiunge: «Serve un maggiore presidio del territorio. Occorre una vera solidarietà istituzionale e servono investimenti importanti in istruzione, sicurezza, cultura e lavoro in un territorio difficile come quello del Goceano».
Al primo cittadino del centro del Goceano che conta appena 400 anime, è stato incendiato il portone di casa, nella centralissima piazza Dante. A comunicarlo con una lettera indirizzata a tutti i sindaci sardi il presidente dell’Anci Sardegna Emiliano Deiana e il presidente del consiglio delle autonomie locali Andrea Soddu. All’ordine del giorno dunque gli atti intimidatori contro gli amministratori locali e in particolar modo quello di domenica notte. Non si tratta per il vero della prima intimidazione ai danni degli amministratori di Esporlatu considerato che anche il vicesindaco Gianni Canu aveva subìto un attentato: ad aprile avevano messo un ordigno all’ingresso della sua casa di campagna che era stata distrutta.
All’indomani dell’incendio al portone di casa di Furriolu, il presidente della Comunità montana del Goceano, e sindaco di Benetutti, Enzo Cosseddu, ha raccolto numerose adesioni per una grande unica manifestazione di solidarietà e la realizzazione di atti concreti nei confronti di Furriolu e dei tanti amministratori che ogni giorno devono fare i conti con atti di violenza contro il loro operato.
«Esprimere solidarietà non basta – aveva detto Cosseddu – occorre stigmatizzare in maniera anche concreta e condannare simili atti».
E il presidente dell’Anci, Deiana, aggiunge: «Serve un maggiore presidio del territorio. Occorre una vera solidarietà istituzionale e servono investimenti importanti in istruzione, sicurezza, cultura e lavoro in un territorio difficile come quello del Goceano».
