La Nuova Sardegna

Sassari

Il futuro del Policlinico sassarese si decide lunedì

Il futuro del Policlinico sassarese si decide lunedì

Il 17 la decisione del giudice fallimentare. La ciambella di salvataggio si chiama Habilita

14 dicembre 2018
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. È stata rinviata a lunedì 17 dicembre la decisione del giudice fallimentare sul futuro del Policlinico Sassarese, la casa di cura privata cui la Regione, poco più di un mese fa ha revocato l'accreditamento, e che ora rischia la chiusura e il licenziamento di 200 dipendenti.

La ciambella di salvataggio per il Policlinico si chiama Habilita, società del Gruppo Rusconi pronta a rilevare l'ospedale di viale Italia e a investire oltre 20 milioni di euro per mettere le strutture a norma di sicurezza e rilanciare l'offerta dei servizi. Il piano di rientro dei 35 milioni di euro di debiti accumulati negli anni dal Policlinico Sassarese è sulla scrivania del giudice dalla scorsa settimana.

Fondamentale è anche la disponibilità dichiarata dall'assessorato regionale alla Sanità a concedere un nuovo accreditamento, modulare, e a fronte di interventi di messa in sicurezza urgente degli ambulatori e dei reparti. Un nuovo accreditamento che sarebbe parziale e che riattiverebbe le attività ambulatoriali specialistiche che il Policlinico svolge in convenzione con il sistema sanitario regionale.

Per il riaccreditamento anche delle sale operatorie e quindi dei reparti di degenza sarà invece necessario un intervento di ristrutturazione più pensate e costoso, che in ogni caso Habilita ha già pianificato. Intanto i segretari territoriali dei sindacati Fp Cgil, Paolo Dettori, Cisl Fp, Antonio Monni, e Uil Fpl, Augusto Ogana, hanno invitato il sindaco di Sassari ha convocare una seduta del Consiglio comunale allargata ai sindaci e alle assise dei Comuni della Rete metropolitana, «così da produrre un documento politico di forte rivendicazione, a difesa dell'intero territorio e di una struttura privata che a tutti gli effetti andava incontro ai bisogni di salute dei cittadini, sostituendosi in termini complementari al sistema pubblico», spiegano i sindacati

In Primo Piano
La polemica

Pro vita e aborto, nell’isola è allarme per le nuove norme

di Andrea Sin
Le nostre iniziative