La Nuova Sardegna

Sassari

Il centro prelievi si sposta, anzi no

di Salvatore Santoni

Sorso. L’Ats prepara il trasferimento a San Camillo, il sindaco stoppa: aspettiamo la Rsa di via Dessì

15 dicembre 2018
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SORSO. Il centro prelievi di Sorso trasloca a San Camillo. Anzi, meglio di no. Una relazione dell’Rssp dell’Ats finita sul tavolo dei vertici aziendali ha messo in evidenza una serie di criticità suggerendo un risanamento urgente e il contestuale trasferimento del servizio a San Camillo, stoppato però grazie all’intervento del sindaco di Sorso. Il motivo? È meglio attendere l’accreditamento della Rsa di via Dessì.

La relazione. Il caso è nato dopo una relazione tecnica nella quale emerge che il poliambulatorio di via Sennori, dove vengono erogati i servizi del Cim, punto prelievi, cassa ticket, guardia medica, igiene pubblica e consultorio familiare, soffre di molte criticità. L’ambulatorio prelievi al piano terra ha i soliti problemi da tanti anni: il bagno condiviso tra personale e utenti e l’assenza di una sala di attesa, con gli utenti quindi costretti a stare in piedi in un corridoio molto stretto. Al primo piano la musica non cambia, c’è anche un vano scale in disuso dove sono accatastati documenti pieni zeppi di dati sensibili, come le cartelle cliniche. Un piano più in su, al secondo, c’è altro materiale che ostruisce un pianerottolo. Le facciate esterne sono sicuramente il pericolo maggiore, soprattutto per chi transita sotto: i cornicioni sono infatti ammalorati e nel tempo non si contano più i distacchi di calcestruzzo. Tutte criticità che hanno portato l’Rssp a consigliare il trasferimento del centro prelievi in una struttura più adeguata, come quella di San Camillo.

Primo intervento. In attesa di capire quale futuro dare al poliambulatorio di via Sennori, l’Ats si è comunque mossa per metterci una pezza. Il 4 dicembre il direttore della Sc area tecnica Sassari-Olbia, Paolo Tauro, ha firmato l’affidamento della trattativa diretta per un primo intervento urgente sulla struttura. A disposizione della ditta New-Multiservice Scs di Sorso ci sono circa 39mila euro di lavori per risanare le facciate del poliambulatorio sorsense allo scopo di garantire l’incolumità e la sicurezza per gli utenti e gli operatori.

Il ripensamento. Nei giorni scorsi, appena si è diffusa la notizia del trasferimento imminente del servizio prelievi nella struttura di San Camillo, il primo cittadino di Sorso, Giuseppe Morghen, si è catapultato negli uffici sassaresi dell’Ats per scongiurare il trasloco. «L’Ats era intenzionata ed effettuare il trasferimento – spiega il capogruppo di maggioranza Agostino Delogu – ma ci siamo subito attivati per bloccare la cosa. Il sindaco ha incontrato il dirigente Nicolò Licheri e abbiamo raggiunto un accordo per evitare disagi agli utenti del servizio». «Ci siamo aggiornati al prossimo gennaio per fare punto della situazione – aggiunge Delogu – anche perché sta andando avanti il discorso dell’accreditamento della struttura sanitaria di via Dessì e l’idea è di trasferire tutti i servizi direttamente lì senza fare tappe intermedie».

L’accelerata. A dare gas sulla vicenda della Rsa di Sorso è anche la Regione, che in una nota recapitata al sindaco rimarca la necessità di dare un senso alla struttura sanitaria di via Dessì. Un gigante di cemento armato che, tra l’altro, è stato collaudato già dalla fine del 2015.

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