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Sassu: tagli ai sussidi a rischio le cure per 115 malati cronici

SENNORI. .A rischio le cure mediche per nefropatici, talassemici, pazienti oncologici e psichiatrici. È l’allarme lanciato dal sindaco di Sennori, Nicola Sassu, in una lettera indirizzata all’assessor...

15 dicembre 2018
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SENNORI. .A rischio le cure mediche per nefropatici, talassemici, pazienti oncologici e psichiatrici. È l’allarme lanciato dal sindaco di Sennori, Nicola Sassu, in una lettera indirizzata all’assessorato regionale alla Sanità, Luigi Arru, per protestare contro il taglio «ingiustificato e senza preavviso» dei sussidi in favore dei cittadini che soffrono di patologie gravi. Complessivamente si tratta di 115 beneficiari residenti a Sennori. «Tali soggetti – spiega il primo cittadino, Nicola Sassu – oggi si trovano in parte privati degli strumenti che consentirebbero loro di fronteggiare tutto ciò che ogni malattia cronica comporta. Mi riferisco ai nefropatici che hanno bisogno di un accompagnatore, ai talassemici e ai pazienti oncologici costretti a fare viaggi di cura continui, ai pazienti psichiatrici che hanno in corso progetti terapeutici da rispettare e per i quali, spesso, il sussidio ex Legge 20/97 costituisce l’unica fonte di reddito, che oggi rischiano di non avere mezzi sufficienti per cure adeguate». L’amministrazione comunale sostiene di aver già segnalato la criticità alla Regione fin dal 22 ottobre scorso, ma da Cagliari non sarebbe arrivato alcun riscontro. E oggi il Comune si trova in una situazione molto difficile: non è in grado di erogare i sussidi relativi ai mesi di novembre e dicembre 2018. Questo perché il finanziamento regionale richiesto, regolarmente comunicato alla Regione secondo le modalità e la tempistica richieste, e quantificato in un fabbisogno di 356.776 euro, è stato inaspettatamente decurtato: i trasferimenti ottenuti ammontano a 301.249,90 euro, con una minore entrata di 55.526,10 euro. «È assurdo e totalmente ingiustificabile – riprende il sindaco Sassu – che l’assessorato regionale riduca i finanziamenti destinati a persone fragili, malate e bisognose di assistenza. Provvidenze che spettano loro in base alle leggi di settore e che quindi dovrebbero essere intoccabili. Mi auguro che la Regione ritorni sui suoi passi, e che risolva la situazione al più presto perché stiamo parlando di assistenza sanitaria a categorie di cittadini che necessitano di quei sussidi per poter affrontare le cure mediche di cui hanno bisogno per continuare a vivere». (s.sant.).

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