La Nuova Sardegna

Sassari

Strisce blu a Valledoria: un flop di incassi e di consenso popolare

Strisce blu a Valledoria: un flop di incassi e di consenso popolare

Monta la protesta contro i parcheggi a pagamento nel centro abitato

17 dicembre 2018
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VALLEDPRIA. «I parcheggi a pagamento nel centro abitato di Valledoria sono stati un flop, e hanno generato un perdita di otre 25mila euro nel bilancio comunale». Con queste dichiarazioni il consigliere dissidente di maggioranza Andrea Pala punta il dito contro la giunta del sindaco Spezziga per la “scellerata” scelta di tassare gli automobilisti con l’istituzione delle strisce blu, nel centro abitato, durante il periodo estivo. «Dopo varie richieste e dopo formale accesso agli atti, – dichiara il consigliere eletto nelle liste della giunta Spezziga ma successivamente passato nei banchi dell’opposizione – sono riuscito a ottenere i dati relativi al conto economico dei parcheggi a pagamento. Per quanto riguarda il centro abitato del paese – spiega Andrea Pala – era intuibile il fallimento dell’iniziativa ma non certo a livelli cosi pesanti, tanto da non arrivare a coprire neanche i costi di realizzazione dei parcheggi».

«I dati parlano chiaro – dice Pala –: emerge che a fronte di una previsione di entrata di 63 mila euro, l'incasso in tutta l’estate è stato di 12.194 euro e questo a fronte di una spesa per la realizzazione dei parcheggi nel centro abitato di 25mila 150 euro. Infatti, le spese di 9mila euro per il rifacimento delle strisce blu e la segnaletica anche se non evidenziate dal consuntivo sono da aggiungere alle altre. Pertanto il risultato è di avere ottenuto una cifra in negativo di circa 25mila euro». A questo, sostiene ancora Andrea Pala, si deve aggiungere il danno arrecato a tutti gli operatori economici, non solo di Corso Europa, ma anche delle vie limitrofe. Una scelta che ha scatenato la protesta sui social e causato petizioni per rivedere «l’infelice scelta di realizzare i parcheggi a pagamento nel centro abitato». «Ma oltre al danno - conclude Pala – c'è anche la beffa, dato che i parchimetri che sono stati acquistati usati, e obsoleti in quanto le norme prevedono l’obbligo di essere dotati di strumenti di pagamento elettronici, mentre i parcometri comprati usati dall'amministrazione comunale ne sono sprovvisti. Insomma, altri soldi buttati, perché si dovranno acquistare nuovi parcometri».

Giulio Favini

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