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Sassari

Ittireddu, petizione per spostare il ripetitore

Ittireddu, petizione per spostare il ripetitore

L’antenna per la telefonia mobile è alta 25 metri e sorge nei pressi del parco giochi della scuola

21 dicembre 2018
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ITTIREDDU. Dopo vane lamentele, si sono riuniti in un comitato spontaneo i cittadini di Ittireddu che protestano contro la presenza in paese di una imponente torre di ricezione del segnale dei telefoni cellulari. Installata una ventina di anni fa da Telecom, la torre, altra circa 25 metri, svetta in pieno centro abitato, e per i residenti non è solo esteticamente brutta ma è anche potenzialmente pericolosa. Senza contare che quando essa fu costruita, Telecom, rilevando a tale scopo un terreno privato, assicurò che in quell’area sarebbe stato costruito un piccolo impianto dell’altezza di non più di tre o quattro metri. Ma così non è stato, e ancora qualcuno non si rassegna alla presenza di tale «bruttura» in pieno centro urbano. «Perché non spostarla in periferia, lontana dal centro abitato, dove svolgerebbe ugualmente la sua funzione senza deturpare il paesaggio e senza creare preoccupazioni?», si chiede quindi il comitato spontaneo per voce della coordinatrice Maria Celeste Ladu, che annuncia il via a una raccolta firme (già iniziata qualche giorno fa) per convincere «i signori della Telecom» ad accogliere le richieste derivanti dalle proteste che, come detto, sono iniziate già da tempo ma che sino a questo momento erano andate avanti senza un coordinamento unitario. Coordinamento che adesso è nato, e che promette battaglia. La torre, spiegano dal comitato, emette «raggi tutt’altro che salutari», che colpiscono in particolare i residenti del triangolo abitativo che ha come vertici corso Umberto, via Moro e via Fresu-viale Europa «ove esistono, a meno di cinque metri, oltre al centro sociale, il caseggiato e il nuovo parco giochi della scuola dell’infanzia e della primaria». Oltretutto il confine della ampia piattaforma che regge il «brutto traliccio», dicono ancora dal comitato, «dista meno di un metro lineare dal giardino di una casa abitata». Timore, quindi, per la salute pubblica, ma anche il fattore estetico, come detto, non è trascurabile. «La torre Tim sminuisce il nostro piccolo paese, di indubbio interesse turistico, museale e culturale e che ormai da anni viene chiamato il “piccolo presepe”: che immagine diamo al forestiero di turno che arriva in paese per ammirare anche le tre suggestive colline, ricche di colori e macchia mediterranea?». Da qui la richiesta di eliminare il problema spostando la torre in un’area di periferia, dove potrebbe svolgere ugualmente la sua funzione - peraltro ormai di carattere indispensabile - ma senza imbruttire il paesaggio naturale e urbano e senza soprattutto far temere ricadute negative sulla salute dei cittadini. (b.m.)

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