La Nuova Sardegna

Sassari

I cent’anni del “leone del deserto”

Osilo festeggia oggi Luigi Solinas, eroico reduce della battaglia di Eluet el Asel

22 dicembre 2018
3 MINUTI DI LETTURA





OSILO. Compie cento anni oggi, il “leone del deserto” zio Luigi Solinas, il carabiniere paracadutista unico reduce vivente – insieme a Giuseppe Palagi, 103 anni, di Capannori in provincia di Lucca – della battaglia di Eluet el Asel del 1941. Cento anni di una vicenda umana che ha incrociato la grande storia, seppure l’uomo sia stato sempre schivo e riservato su quegli avvenimenti in cui molti dei suoi commilitoni persero la vita.

Lo hanno ricordato le figlie Nina, Francesca e Maria Gavina, cui non ha mai voluto raccontare fino in fondo le vicende che lo videro coinvolto, e che hanno scoperto di avere un “padre eroe” solamente in anni recenti, e grazie ai racconti che Luigi Solinas ha fatto, prima ai nipoti e poi a giornalisti e ricercatori che indagavano su quei fatti.

Oggi la salute di zio Luigi è un po’ malferma, ma questo non gli impedirà di ricevere domani una delegazione di autorità civili e militari che si recheranno a casa sua per fargli gli auguri.

Il programma dei festeggiamenti promossi dall’associazione carabinieri paracadutisti “Esse Quam Videri”, presieduta da Nunzio Rotunno, con la collaborazione del Comune, prevede diversi momenti nella giornata di domani. Alle 9 si terrà il raduno dei partecipanti alla stazione dei carabinieri di Osilo. Ci saranno le associazioni combattentistiche e d’Arma in uniforme sociale e con i rispettivi labari e bandiere.

Alle 9,30 si formerà il corteo che condurrà i partecipanti alla chiesa parrocchiale dell’immacolata Concezione, dove per le 10,30 è prevista la celebrazione della messa. A seguire, rinfresco offerto dall’amministrazione comunale. E sarà dopo la cerimonia religiosa che una ristretta delegazione raggiungerà l’abitazione di Luigi Solinas per gli auguri di rito.

La battaglia per cui il carabiniere paracadutista osilese è “passato alla storia”, è quella di Eluet el Asel, del 19 dicembre 1941. Si trattò di uno scontro minore della più ampia campagna del Nord Africa della seconda guerra mondiale, ma in quell’occasione i Carabinieri Reali paracadutisti diedero prova del loro valore, arginando per una giornata intera l’avanzata delle truppe inglesi, per proteggere la ritirata delle truppe italo-tedesche dell’Afrika Korps. La missione venne compiuta, ma a prezzo di enormi perdite: negli scontri con gli inglesi, il reparto perse 282 dei suoi effettivi: 31 caduti, 37 feriti e 251 dispersi, mentre solamente in 44 si salvarono. Fra di essi, Luigi Solinas.

Il riconoscimento del valore di quei combattenti venne dagli stessi inglesi, che riconobbero ai carabinieri paracadutisti di essersi “battuti come leoni e che mai, prima di allora, i reparti britannici avevano incontrato così accanita resistenza”. E sempre per quella battaglia, la bandiera dell'Arma dei carabinieri ottenne la Medaglia d’Argento al valor militare.

Luigi Solinas tornò in Italia alla fine del 1942. L’8 settembre si trovava a Roma, ed evitò il trasferimento in Russia. Riuscì a scappare e dopo aver rischiato ripetutamente di essere preso dai tedeschi, nel 1945 venne congedato.

Mario Bonu

In Primo Piano
Calcio Serie A

Al Cagliari non basta un gran primo tempo: finisce 2-2 la sfida con la Juve

di Enrico Gaviano
Le nostre iniziative