La Nuova Sardegna

Sassari

È campione d’Europa ma a Sassari non ha una palestra

Luca Fiori
È campione d’Europa ma a Sassari non ha una palestra

Il pugile premiato dal presidente Ganau ha disertato la cerimonia del Coni. Il suo maestro Mura si rivolge alle istituzioni: «Dateci uno spazio per allenarci»

24 dicembre 2018
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SASSARI. Poco più di un mese fa si è laureato campione europeo Élite di pugilato dei 49 kg a Valladolid, in Spagna, e in testa ha già i Giochi Olimpici del 2020 a Tokio. Ma Federico Serra – orgoglio dello sport sardo e nazionale – non sa ancora dove dovrà allenarsi per provare a coronare il sogno di ogni atleta: rappresentare l’Italia alle Olimpiadi.

Già da qualche tempo il suo maestro Domenico Mura ha sollevato un problema che potrebbe complicare il lavoro di Serra in vista dei prossimi impegni, ma nonostante tante promesse e rassicurazioni la soluzione ancora non è stata trovata.

«Da anni le istituzioni continuano a raccontarci che stiamo facendo un ottimo lavoro e che ci daranno una mano – spiega Mura – ma la soluzione per un motivo o per l’altro non si trova mai. Quello che chiediamo non solo per Federico ma per tanti altri giovani atleti – aggiunge il maestro – è una palestra in cui poterci allenare. Le vittorie di Federico Serra stanno facendo crescere l’interesse per il nostro sport e lo spazio in cui ci alleniamo è diventato troppo piccolo». Dopo la vittoria di Valladolid, accompagnato proprio dal suo maestro e dal direttore sportivo del “Boxing Club Domenico Mura” Pierpaolo Saba, il giovane talento è stato ricevuto dal presidente del consiglio regionale Gianfranco Ganau, che gli ha consegnato una targa della presidenza del Consiglio regionale della Sardegna, come riconoscimento da parte delle istituzioni sarde per lo straordinario traguardo raggiunto in soli quattro anni di carriera sportiva. Ma i giorni scorsi – stanchi dell’ennesima passerella – Federico Serra e il maestro Mura hanno deciso di disertare la cerimonia annuale dei premi Coni. «Anche il Coni come il Comune – spiega Mura – potrebbe darci una mano a trovare una palestra, ma anche da parte loro abbiamo ricevuto solo complimenti ed è per questo che Federico non si è presentato a ritirare il premio. Da altre parti d’Italia come a Marcianise, in Campania, è proprio il Comune a puntare sul pugilato per togliere i ragazzi dalla strada. È possibile – conclude polemicamente Mura – che da noi esistano solo calcio, basket e circoli di bocce?».

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