La Nuova Sardegna

Sassari

Centro prelievi, monta la protesta

Centro prelievi, monta la protesta

Il sindaco di Sassari in campo: «Inammissibile chiudere la struttura a Osilo»

30 dicembre 2018
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OSILO. Continuano le polemiche relativa alla sospensione della attività del centro prelievi di Osilo. Comunicata dall’Ats poco prima di Natale ed effettiva dallo scorso 22 dicembre.

Una notizia che ha gettato nello sconforto la comunità locale e la rete di undici amministrazioni comunali che ruotano intorno alla struttura ospitato nei locali che furono del vecchio palazzo comunale, in piazza della Repubblica, dal 2004.

Il primo a protestare è stato il sindaco di Osilo Giovanni Ligios, che ha annunciato che porterà il problema all’attenzione della conferenza di servizi del Plus, per per una battaglia comune delle comunità coinvolte, tra cui e molte persone anziane e/o con difficoltà motorie, che trovavano nel centro un servizio di primaria importanza, grazie al quale si risparmiavano i disagi dei viaggi a Sassari e delle attese nei laboratori cittadini.

A lui ora si aggiunge il sindaco di Sassari, e presidente della Rete Metropolitana, Nicola Sanna, che attacca: «Non è ammissibile che l'attività sia sospesa. Si pensi piuttosto alla turnazione del personale, che possa contrastare la chiusura. La turnazione garantirebbe il mantenimento dei requisiti funzionali dei centri, come disposto dalla delibera della giunta regionale. La perdita di servizi nei centri della Provincia non può che contribuire al loro spopolamento. E l'accentramento di tali servizi, oltre a causare disagi agli utenti dei comuni serviti, determina il conseguente congestionamento del centro prelievi nella città capoluogo. È necessario intervenire perché il punto prelievo resti attivo».

Al momento per quanto riguarda i pazienti non autosufficienti, sono possibili i prelievi a domicilio, previa impegnativa del medico di medicina generale da consegnare al Pua.



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