Miniera di Olmedo i 17 lavoratori non saranno licenziati
SASSARI. La Regione trova una soluzione temporanea per i 17 minatori di Olmedo che rischiavano di rimanere senza stipendio dal primo gennaio: i lavoratori continueranno ad essere impiegati da Igea...
30 dicembre 2018
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SASSARI. La Regione trova una soluzione temporanea per i 17 minatori di Olmedo che rischiavano di rimanere senza stipendio dal primo gennaio: i lavoratori continueranno ad essere impiegati da Igea nelle manutenzioni ed eventualmente nella chiusura dell’impianto estrattivo di bauxite, se nessuno vorrà rilevarlo.
Ieri, in un vertice al quale hanno partecipato il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, l’assessora all’Industria, Maria Grazia Piras, e dirigenti e tecnici di Igea, è stata desisa la proroga della convenzione.
Ancora da stabilire i tempi che occorreranno per la messa in sicurezza e sorveglianza dell’impianto, per niente secondari considerato che da questi dipende la tranquillità economica dei 17 minatori.
Né si conosce se la Regione abbia intenzione di indire un nuovo bando di concessione, dopo che in passato sono falliti tutti i tentativi di attrarre nuovi investitori. Per adesso, comunque, è scongiurato che dopo il 31 dicembre, data di scadenza della convenzione di Igea con la Regione grazie alla quale i lavoratori erano stati impiegati nei controlli messa in sicurezza della miniera,la lista dei disoccupati si allunghi.
I sindacati si erano appellati alla Regione perché la convenzione venisse prorogata. In una nota la Filctem Cgil regionale e territoriale di Sassari, afferma che la proroga era indispensabile «per ragionare sul futuro della miniera, in vista di un eventuale nuovo bando nel 2019 oppure di un Piano per gestirne la chiusura in sicurezza». Intanto ci sono altri otto ex lavoratori della miniera che stanno percependo l’assegno di disoccupazione «ma le scadenze sono a breve termine», ha detto il segretario Filctem regionale Francesco Garau che ricorda come gli uffici dell’attività estrattiva hanno posto, come alternativa alla proroga della convenzione con Igea, un piano di chiusura definitiva «del quale nessuno sa nulla e non è stato mai discusso». Sempre Garau precisa che «la Finanziaria 2019 ha destinato alla miniera di Olmedo un milione all’anno nei prossimi tre: è evidente che ci sono i margini per pianificare il futuro».
Ieri, in un vertice al quale hanno partecipato il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, l’assessora all’Industria, Maria Grazia Piras, e dirigenti e tecnici di Igea, è stata desisa la proroga della convenzione.
Ancora da stabilire i tempi che occorreranno per la messa in sicurezza e sorveglianza dell’impianto, per niente secondari considerato che da questi dipende la tranquillità economica dei 17 minatori.
Né si conosce se la Regione abbia intenzione di indire un nuovo bando di concessione, dopo che in passato sono falliti tutti i tentativi di attrarre nuovi investitori. Per adesso, comunque, è scongiurato che dopo il 31 dicembre, data di scadenza della convenzione di Igea con la Regione grazie alla quale i lavoratori erano stati impiegati nei controlli messa in sicurezza della miniera,la lista dei disoccupati si allunghi.
I sindacati si erano appellati alla Regione perché la convenzione venisse prorogata. In una nota la Filctem Cgil regionale e territoriale di Sassari, afferma che la proroga era indispensabile «per ragionare sul futuro della miniera, in vista di un eventuale nuovo bando nel 2019 oppure di un Piano per gestirne la chiusura in sicurezza». Intanto ci sono altri otto ex lavoratori della miniera che stanno percependo l’assegno di disoccupazione «ma le scadenze sono a breve termine», ha detto il segretario Filctem regionale Francesco Garau che ricorda come gli uffici dell’attività estrattiva hanno posto, come alternativa alla proroga della convenzione con Igea, un piano di chiusura definitiva «del quale nessuno sa nulla e non è stato mai discusso». Sempre Garau precisa che «la Finanziaria 2019 ha destinato alla miniera di Olmedo un milione all’anno nei prossimi tre: è evidente che ci sono i margini per pianificare il futuro».
