La Nuova Sardegna

Sassari

Quattro passi alla scoperta di Turris Libisonis

Quattro passi alla scoperta di Turris Libisonis

Successo per Tabernae Turritanae tra pane, botteghe e la salsa di pesce più famosa dell’antichità

01 ottobre 2019
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PORTO TORRES. Si è rivelata un successo straordinario la seconda edizione di “Tabernae turritanae. Quattro passi alla scoperta di Turris Libisonis”, evento organizzato dall’Antiquarium Turritano che, per un giorno, ha fatto respirare ai tanti presenti il profumo della vita degli antichi romani.

Grazie agli straordinari rievocatori dell’Associazione Sardinia Romana-Legio V Macedonica-Italia le tabernae hanno ripreso vita: introdotti dalla direttrice dell'Antiquarium Letizia Pulcini, anche lei rigorosamente in abito d'epoca come quelli dei rievocatori, tutti fedelmente riprodotti, trecento visitatori hanno affollato la porzione di area archeologica antistante l'Antiquarium Turritano in cui sono state riportate in luce le fondamenta di diverse insulae dove i rievocatori hanno sistemato i banchi delle loro botteghe.

I presenti hanno così scoperto le affascinanti tecniche della medicina romana, gli strumenti e persino delle pastiglie a base di zinco utilizzate per sfiammare gli occhi dei marinai. Due passi oltre ed ecco il Pistrinum, la bottega del fornaio con alle spalle uno schiavo addetto alla macina.

Il “pistore” ha mostrato diversi tipi di pani spiegando l'intero processo che portava alla panificazione. Quindi, la bottega del pescivendolo, che ha narrato la storia, la realizzazione, l’utilizzo della salsa di pesce più famosa dell'antichità, il garum. Ancora avanti e lo stupore ha pervaso i visitatori innanzi agli ori di Turris nella bottega del gioielliere con in bella mostra una selezione di gioielli tra quelli più alla moda in età imperiale. Lì si sono apprese le arti degli antichi orafi. Dalle arti dei gioiellieri a quelle degli acconciatori e tintori il passo è stato... letteralmente brevissimo: qui i presenti hanno conosciuto il processo della tintura delle vesti, mentre pochi metri oltre faceva bella mostra di sè la novità di questa edizione: la ricostruzione di un horrea, magazzino con anfore ed olle in cui stipare olio, grano e vino, il cui funzionamento è stato egregiamente spiegato.

Emanuele Fancellu

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