La Nuova Sardegna

Sassari

Abuso di alcol al volante: un “killer” che fa stragi

di Silvia Sanna
Abuso di alcol al volante: un “killer” che fa stragi

In Sardegna nel 2018 sequestrate oltre 3mila patenti, più di 1200 denunce da alcoltest 

02 ottobre 2019
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SASSARI. C’è l’abuso di alcol tra le prime cause di incidenti stradali, in Sardegna come nel resto d’Italia. Lo dicono i numeri e le statistiche che si confermano di anno di anno. I dati fanno paura perché evidenziano la gravità del fenomeno: nel 2018 sono state oltre tremila le patenti ritirate per guida in stato d’ebbrezza e 1232 le persone denunciate. In molti casi gli accertamenti hanno rivelato che il tasso alcolemico nel sangue delle persone fermate era di gran lunga superiore rispetto al limite massimo di 0,50 stabilito dalla legge: significa che chi guidava l’auto non aveva la lucidità necessaria per un corretto controllo del mezzo e per affrontare eventuali ostacoli, come altre auto o pedoni. Nonostante il potenziamento dei controlli lungo le strade e l’inasprimento delle pene per chi provoca incidenti, il 2019 conferma per ora i brutti numeri del 2018: nei primi nove mesi dell’anno gli incidenti stradali mortali sono diminuiti rispetto all’analogo periodo del 2018 ma le cause restano sempre le stesse. Se al top c’è la velocità eccessiva, subito dopo ecco l’utilizzo del telefono mentre si guida – per chiamare, mandare messaggi e persino chattare sui social – e l’abuso di sostanze alcoliche. Con reazioni spesso composte da parte di chi viene fermato a un posto di blocco e invitato a sottoporsi all’alcoltest, come accaduto sabato notte a Budoni dove tre fratelli per evitare l’accertamento hanno picchiato due poliziotti.

Strade pericolose. I dati diffusi di recente dalla polizia stradale inducono a essere moderatamente ottimisti: sono 42 le vittime di incidenti dall’inizio del 2019, erano state 74 nello stesso periodo del 2018. Segno che forse qualcosa sta cambiando e che un mix combinato di fattori – presa di coscienza del rischio da parte degli automobilisti e più controlli – induce a ridurre la velocità e a tenere le mani sul volante e non sul telefono. I conti si faranno alla fine dell’anno, la speranza è che il dato complessivo sia distante da quello del 2018 quando i morti sulle strade erano stati 105, 15 in più rispetto al 2017 e 1 in più in confronto al 2016. Praticamente invariato il numero dei feriti: 5042 nel 2018, 5045 nel 2017 e 5192 nel 2016. Tra loro moltissimi feriti lievi ma anche persone che porteranno per sempre in maniera più o meno evidente i segni dell’incidente.

Estate da incubo. Sono i mesi estivi quelli segnati dal numero maggiore di incidenti stradali con conseguenze spesso gravissime. E tra i giorni della settimana, sono quelli del week end i più rischio, soprattutto venerdì e sabato sera. Una situazione fotocopia in tutta l’Italia ma più accentuata nelle regioni ad alta presenza turistica come la Sardegna. Nel 2018 è stato luglio il mese peggiore con 362 incidenti e 13 vittime. Una vittima in meno in agosto quando gli episodi sono stati invece 342. Terzo posto in classifica per settemnbre con 328 incidenti ma “solo” 8 vittime. E poi nuovo picco a dicembre: l’anno – complice il clima di festa e l’alto consumo di bevande alcoliche tra Natale e Capodanno – si è chiuso con 299 incidenti, 13 vittime e addirittura 424 feriti. Nell’arco dei 12 mesi, il periodo più tranquillo è stato quello a cavallo tra l’inverno e la primavera: 4 vittime a febbraio e in aprile, con quest’ultimo mese che ha registrato un totale di 222 incidenti stradali, il più basso in assoluto.

Le vittime. Tra le 105 vittime di incidenti stradali la maggior parte si trovavano alla guida dell’auto coinvolta nello schianto: 68 in totale, di cui 64 uomini e 4 donne. Sedici invece le persone trasportate decedute, di cui 9 uomini e 7 donne. Cinque in più i pedoni investiti e uccisi: tra loro a perdere la vita 16 uomini e 5 donne. Teatro degli incidenti, prevalentemente i tratti di rettilineo nelle strade extraurbane (697 a fronte di 335 in curva) e anche in quelle urbane (886 contro 137). E all’interno dei contesti urbani particolarmente insidiosi sono gli incroci: 554 gli incidenti, quasi sempre provocati da mancata precedenza e velocità eccessiva.

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