La Nuova Sardegna

Sassari

Via al passaggio alla Labor per azienda e personale

di Paoletta Farina
Via al passaggio alla Labor per azienda e personale

Il curatore fallimentare e Petruzzi l’hanno comunicato ai sindacati Si apre così ufficialmente la procedura che consentirà la riassunzione  

02 ottobre 2019
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SASSARI. Assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori del Policlinico Sassarese con i sindacati, oggi, mercoledì 2 settembre, alla luce dell’incontro che si è svolto lunedì a Cagliari. E che ha già prodotto come primo effetto l’avvio ufficiale, ieri mattina, della procedura per il trasferimento della clinica e del personale alla Labor Spa di Nicola Petruzzi, con la comunicazione formale da parte del curatore fallimentare e della nuova proprietà alle organizzazioni sindacali, all’assessorato regionale al lavoro e all’Aspal.

Questa sera, alle 18.30, nel salone Giordo della Cisl, in via IV Novembre 57, Cgil, Cisl e Uil Funzione pubblica daranno un aggiornamento e si confronteranno con i dipendenti sulla trattativa in corso per il riassorbimento del personale. L’accordo definitivo con la Labor dovrebbe essere firmato l’8 ottobre a Cagliari (per quella data hanno confermato la loro disponibilità sia il curatore Alberto Ceresa che Petruzzi) nella sede dell’assessorato al Lavoro.

Come è scritto nell’avvio della procedura di trasferimento delle attività ospedaliere, «per quanto riguarda i rapporti di lavoro, viene assicurata dall'acquirente l’assunzione, come previsto dall'ordinanza di vendita, di tutti i lavoratori in forza alla data di stipula dell’atto con le modalità che saranno definite in sede di procedura».

Inoltre «l'inquadramento e il trattamento normativo ed economico saranno quelli previsti dai contratti nazionali attualmente in vigore per il personale dipendente delle case di cura e della strutture sanitarie private», stipulati oltre che dai confederali anche dalla Cimop (Confederazione italiana medici dell’ospedalità privata).

Ai dipendenti che stanno beneficiando dell’indennità per il lavoro svolto nei presidi sanitari di Ats e Aou questa sera i sindacati daranno anche una notizia che sarà sicuramente gradita: il loro assegno mensile potrà essere più corposo.

La Regione aveva stanziato 738mila euro per il progetto di cosiddette politiche attive che impiegando amministrativi, medici e operatori sanitaria nell’abbattimento delle liste di attesa ha consentito loro di poter conservare un minino di reddito fino a dicembre prossimo, essendo scaduto l’assegno di solidarietà erogato dall’Inps a giugno scorso.

Somma che andava divisa tra meno di un centinaio di dipendenti, secondo le prime previsioni. Invece quel numero è sceso e si è liberato un 25 per cento del finanziamento che potrà consentire di erogare ai singoli una retribuzione fino anche a 1400 euro lordi al mese. È stata l’assessora al Lavoro Alessandra Zedda a confermare la volontà di destinare il residuo dello stanziamento all’incremento delle indennità, al tavolo di lunedì scorso. E Zedda ha anche confermato nella stessa occasione che la Regione continuerà ad assistere, se ce ne fosse bisogno nelle more dell’entrata a regime del Policlinico, i lavoratori. Che stanno cominciando a vedere la luce nella lunga vertenza per il salvataggio della clinica privata.

Momenti difficili cominciati con la pesante crisi finanziaria in cui si è ritrovata l’azienda, sfociata in una richiesta di concordato preventivo nel giugno del 2018 da parte della vecchia proprietà nella speranza di poterla rilanciare con l’acquisto da parte del gruppo Habilita e poi nella dichiarazione di fallimento da parte del tribunale. In questi mesi i sindacati hanno lavorato duro prima per ottenere gli assegni di solidarietà e poi sul progetto di politiche attive. Con la vendita a Petruzzi, la svolta è arrivata ed è iniziata una nuova stagione.

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