La Nuova Sardegna

Sassari

Denuncia della Cgil: «Gli arredi ci sono ma il Cup resta chiuso»

Denuncia della Cgil: «Gli arredi ci sono ma il Cup resta chiuso»

PORTO TORRES. Nonostante gli arredi per i locali del Cup siano arrivati da un paio di mesi all’interno del Poliambulatorio Andriolu, il servizio di prenotazione per le visite mediche a disposizione...

03 ottobre 2019
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PORTO TORRES. Nonostante gli arredi per i locali del Cup siano arrivati da un paio di mesi all’interno del Poliambulatorio Andriolu, il servizio di prenotazione per le visite mediche a disposizione dei cittadini turritani e della vicina Nurra non è stato ancora riattivato. Un disservizio che continua a persistere, dunque, e che è stato oggetto di una ampia discussione da parte delle confederazioni pensionati di Cgil, Cisl e Uil durante una riunione dei giorni scorsi. «Ci sono gli arredi ormai da diverso tempo nelle stanze riservate al Cup – dice il segretario della Spi-Cgil Alta Nurra, Lega di Porto Torres e Stintino, Gavino Mazzacane – e non si riesce a capire perché sta slittando continuamente l’attivazione di un importante servizio che i cittadini stanno richiedendo in continuazione: soprattutto la popolazione anziana, che attende anche da un anno di poter effettuare una visita specialistica all’interno degli ambulatori della struttura sanitaria di Porto Torres».

Dopo le numerose sollecitazioni dei pazienti, documentate in più occasioni sulla Nuova, nei mesi estivi sembrava aprirsi uno spiraglio proprio dopo l’arrivo degli arredi di ufficio che andavano così a completare tutta la parte riservata agli operatori del Cup e al pubblico. Il progetto dell’Ats prevedeva infatti una sala destinata ad ospitare le postazioni polivalenti e dedicate al Centro unico di prenotazione, alla cassa ticket e ai servizi amministrativi territoriali.

«Non vogliamo pensare che questo ritardo sia dovuto a pressioni politiche esterne alla città – aggiunge sibillino il segretario Mazzacane –, perché come sanità locale siamo stati penalizzati abbastanza negli ultimi anni e la conferma è data dalla chiusura improvvisa del servizio di Fisioterapia (senza alcuna giustificazione) e da quello oramai storico di Radiologia». (g.m.)

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