La Nuova Sardegna

Sassari

La storia dell’Anglona in un archivio digitalizzato

di Letizia Villa
La storia dell’Anglona in un archivio digitalizzato

Chiaramonti, il Sistema bibliotecario cerca immagini del passato fino al 1970  La raccolta di foto, volantini, cartoline, ritagli di giornale sarà consultabile on line

03 ottobre 2019
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CHIARAMONTI. «Di una storia non raccontata rimane solo un ricordo sbiadito». Con questo monito a evitare che foto e documenti testimoni della nostra storia passata vadano perduti, il Sistema bibliotecario dell’Anglona e della Bassa Valle del Coghinas, in collaborazione con la Comes, promuove il progetto “Noi c’eravamo”, una campagna di raccolta e digitalizzazione di foto, cartoline, ritagli di giornale, volantini e documenti più significativi dei paesi facenti parte del Sistema bibliotecario, prodotti entro il 1970.

L’appello è quindi rivolto agli utenti dei paesi di Bulzi, Chiaramonti, Erula, Laerru, Martis, Perfugas, Santa Maria Coghinas e Tergu: privati cittadini così come istituzioni, associazioni, ditte, società pubbliche e private, che possono collaborare attivamente con la propria biblioteca comunale alla realizzazione di un archivio digitale che raccolga e conservi la storia del territorio. Un recupero della memoria delle comunità, in cui il Sistema bibliotecario opera, attraverso la raccolta, la conservazione e la valorizzazione di documenti cartacei, le cosiddette fonti materiali scritte e fotografiche, preservandoli dall’usura del tempo, dal danneggiamento e dalla perdita per farli invece confluire in un archivio digitale dove potranno essere consultabili e a disposizione di tutta la collettività.

Insomma un grande lavoro di recupero e salvaguardia di ricordi e testimonianze che, con l’aiuto di tutti, può contribuire all’arricchimento del patrimonio storico e culturale dei paesi e del territorio. Il deposito dei materiali è gratuito e non ha fini di lucro. L’adesione alla campagna di raccolta da parte dei cittadini e dei privati avviene su base volontaria. I documenti potranno essere affidati alla biblioteca sotto forma di deposito provvisorio. Il materiale depositato sarà adeguatamente custodito presso le singole biblioteche per il tempo necessario alla digitalizzazione.

I documenti digitalizzati saranno archiviati al fine di una identificazione e fruizione immediata attraverso l’elaborazione di un database dei contenuti indicizzati per voci chiave. Le biblioteche predisporranno un archivio informatizzato, consultabile presso le biblioteche e on line tramite il sito istituzionale del Sistema bibliotecario dell’Anglona e della Bassa Valle del Coghinas e le pagine dei Comuni di riferimento. Le biblioteche, inoltre, si impegnano a custodire i documenti ricevuti e a garantirne un corretto impiego. Qualora alcuni di essi si rivelassero utili per finalità culturali, scientifiche, educative e promozionali il nome del donatore o depositario sarà citato, se richiesto, in ogni materiale prodotto successivamente. Sempre con la finalità di contribuire all’arricchimento del patrimonio culturale delle comunità e allo stesso tempo di preservare i testi dall’invecchiamento e dal danneggiamento, le biblioteche del sistema Sbangl invitano gli utenti che conservano a casa la propria tesi (di laurea, di specializzazione o dottorato) a depositarla in biblioteca. Affinché non rischino di finire dimenticate ma possano essere di spunto e stimolo di studio per altri.

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