La Nuova Sardegna

Sassari

Paziente dimesso prende a pugni il medico in ospedale

di Gianni Bazzoni
Paziente dimesso prende a pugni il medico in ospedale

L’ennesimo episodio si è verificato nel reparto di Medicina Appello dell’Aou: isolare i violenti e fermare le aggressioni

03 ottobre 2019
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SASSARI. Isolare i violenti e porre fine alle aggressioni nei confronti degli operatori sanitari in ospedale. L’appello è stato lanciato dalla direzione dell’Azienda ospedaliero universitaria all’indomani dell’ennesimo episodio di violenza ai danni di un medico in servizio da parte di un paziente.

Questa volta l’episodio si è verificato nel reparto di Medicina dell’ospedale civile “Santissima Annunziata”. Un uomo sassarese - che già in precedenti ricoveri aveva aggredito i medici delle divisioni dove era stato ricoverato - si è scagliato contro il dirigente medico in servizio strattonandolo e colpendolo più volte con pugni al viso e alla testa. Il professionista ha dovuto fare ricorso alle cure dei colleghi del pronto soccorso che gli hanno assegnato alcuni giorni di cure per l’infortunio sul lavoro. Secondo quanto emerge dalla relazione di servizio nella quale viene raccontato il fatto, il medico aggredito avrebbe anche cercato di avvisare il posto di polizia del pronto soccorso che però alle 14 era già chiuso. Alla fine il dirigente medico ha deciso di formalizzare la denuncia direttamente negli uffici della questura.

Secondo quanto riportato nella relazione di servizio e poi nella denuncia, il medico avrebbe comunicato al paziente le dimissioni previste nel corso della giornata. Una decisione che - a quanto pare - non è stata gradita dall’uomo che si è scagliato contro il medico colpendolo ripetutamente con pugni al volto e alla testa.

«Stigmatizziamo quanto avvenuto e siamo vicini al nostro medico – affermano i direttori aziendali –. È l’ennesimo atto di aggressione contro chi, operatore sanitario, con abnegazione e tra molte difficoltà, cerca di dare ai cittadini il miglior servizio. Sono atti non più tollerabili. Per questo motivo ci appelliamo alla coscienza civica dei cittadini, perché si isolino i violenti, e rivolgiamo un ulteriore appello alle autorità perché attraverso un tavolo di lavoro sia possibile concertare un’azione comune per arginare questi episodi. Nei prossimi giorni presenteremo una formale richiesta al Prefetto di Sassari per un incontro».

La vicenda che si è verificata nel reparto di Medicina del “Santissima Annunziata”, si aggiunge alle altre precedenti. In tutto 15 aggressioni verbali e 5 fisiche che si sono registrate al pronto soccorso dal mese di luglio a oggi.

Purtroppo ormai da parecchio tempo le realtà ospedaliere, anche a Sassari come in altre città italiane, sono diventate una sorta di trincea dove gli anelli più deboli della catena dell’assistenza e del soccorso ai cittadini devono fronteggiare situazioni sgradevoli e pericolose. Insulti e minacce quando va bene, altrimenti aggressioni fisiche. E spesso i motivi che fanno esplodere la violenza sono legati a problemi che riguardano la carenza di personale (e quindi la forte riduzione dei servizi offerti ai pazienti), la mancanza di strutture e riferimenti certi nella gestione di situazioni critiche dove il livello di rischio è già particolarmente elevato.

Finora le denunce e le segnalazioni alle autorità competenti non hanno prodotto risultati. Lo dimostra il numero di aggressioni: più di 20 in soli tre mesi.

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