La Nuova Sardegna

Sassari

«Non c’è rispetto per chi porta il camice»

«Non c’è rispetto per chi porta il camice»

La preoccupazione del presidente dell’ordine Addis: «Nell’era di Internet ormai si pretende di suggerire le prescrizioni»

06 ottobre 2019
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SASSARI. Dopo l’ultima aggressione nel reparto di Medicina dell’ospedale civile “Santissima Annunziata” – dove qualche giorno fa un uomo si è scagliato contro il dirigente medico in servizio strattonandolo e colpendolo più volte con pugni al viso e alla testa – interviene il presidente dell’ordine dei medici.

«È ora di dire basta – dichiara preoccupato Nicola Addis – l’ultimo recentissimo fatto che ha avuto per vittima un medico del reparto di Medicina dell’ospedale Santissima Annunziata di Sassari, aggiunge ulteriore preoccupazione a quella che ho manifestato ripetutamente in più occasioni ed in più sedi».

Il paziente violento, un uomo sassarese che già in precedenti ricoveri aveva aggredito i medici delle divisioni dove era stato ricoverato, aveva reagito con la violenza alla notizia delle dimissioni. Il professionista aveva dovuto fare ricorso alle cure dei colleghi del pronto soccorso e cercato di avvisare il posto di polizia del pronto soccorso che però alle 14 era già chiuso.

«Ogni aggressione, sia essa rivolta ad un medico, o a qualunque operatore sanitario o cittadino – prosegue il presidente dell’ordine dei medici e degli odontoiatri della provincia di Sassari – dimostra che si è rotto un equilibrio, che qualcosa nei rapporti di convivenza tra esseri umani è venuto a mancare. Ormai questo è un altro granello che si aggiunge agli altri. Nell’era di Internet – aggiunge Addis – ci si rivolge al medico in maniera irriverente, pretendendo di suggerire anche le prescrizioni. I tempi cambiano ma il rispetto per le persone dovrebbe essere immutabile».

La vicenda che si è verificata nel reparto di Medicina del “Santissima Annunziata”, si aggiunge alle altre precedenti. In tutto 15 aggressioni verbali e 5 fisiche che si sono registrate al pronto soccorso dal mese di luglio a oggi.

«Le aggressioni ai danni del personale sanitario – prosegue il presidente dell’ordine – rappresentano una vera carneficina silenziosa, perché spesso, essi non vengono resi noti per vergogna, per senso di pudore verso una denuncia che porterebbe allo scoperto situazioni di inadeguatezza o perché, addirittura, le aggressioni sono considerate una naturale componente del rischio professionale. Per dimostrare solidarietà e impegno dell’Ordine di Sassari – annuncia Nicola Addis – il problema della violenza nei confronti dei medici sarà il tema principale della 64esima giornata del medico in programma il 25 ottobre nell’ aula magna dell’Università». La giornata costituisce il momento più importante dell’anno ordinistico, in quanto in tale giornata pronunciano il giuramento professionale dei medici che si sono abilitati alla professione nel corso dell’anno. Vengono anche premiati i medici che hanno raggiunto i 50 anni di laurea. «È proprio durante tale cerimonia negli ultimi anni – si rammarica il presidente Addis – c’è stato sempre qualcuno dei premiati che ha ricordato la differenza notevole del rapporto del paziente con il medico, sottolineando che un tempo il medico era rispettato, mentre ora si è arrivati addirittura alle aggressioni fisiche». (cr.sas.)

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