La Nuova Sardegna

Sassari

«Riporterò mia figlia a scuola, non deludeteci»

«Riporterò mia figlia a scuola, non deludeteci»

La ragazza autistica e la madre domani tornano al Liceo artistico: «Mi appello a Mattarella e Conte»

06 ottobre 2019
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SASSARI. «Preside non mi deluda: lunedì mattina riporterò Federica a scuola, accogliendo il suo invito, ma se non avrà l’assistenza il giorno dopo sarò in piazza d’Italia a protestare. Io non mollo». Rita Masia ancora non ci crede che sua figlia possa tornare sui banchi. Non si fida. Ed è logico il suo atteggiamento dopo essere stata scottata da tante promesse non mantenute. Però domani farà quel tentativo, nella speranza, questa volta, che la sua fiducia e quella della sua ragazza, non venga tradita.

Rita Masia perché Federica, 19 anni e autistica, riprenda a frequentare il Liceo Artistico “Figari” è pronta a tutto. «Vorrei parlare di persona con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Gli ho già fatto arrivare una mia mail, per chiedere di aiutarmi. Altrettanto vorrei fare con il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte – afferma la donna –. Perché devono sapere quale è la sofferenza e l’umiliazione degli studenti che non sono normodotati. Perché devono conoscere cosa viviamo quotidianamente, noi genitori, con il cuore spezzato perché a nostri figli viene negato il diritto a istruirsi».

Il gesto disperato di giovedì, quando la donna è andata nell’istituto e ha preso per mano la figlia salutando tutti, rappresenta il dramma vissuto dalle famiglie che anche in questa apertura di anno scolastico hanno dovuto fare i conti con la mancanza dell’assistenza ai disabili.

Per Federica niente insegnante di sostegno, niente assistenza di base, niente ore educative. È rimasta “parcheggiata”, lì nel suo banco, senza alcun impegno se non quello di disegnare su un foglio.

«Non permetterò che lei debba subire ulteriori umiliazioni – afferma decisa Rita Masia –. Federica è interessata allo studio, ha la passione per la moda. E per il ballo. Le piace la danza del ventre, presto l’accompagnerò a fare anche danza paralimpica, mi ha contattato un’associazione sportiva. È una ragazza allegra e adora essere fotografata. Per lei è una gioia mettersi in posa».

« Questi giorni sono stati difficili, mi resta la consolazione di aver ricevuto tanta solidarietà da altre famiglie che in tutta Italia stanno vivendo il mio identico disagio. Ma è così impossibile trovare una soluzione?». È un interrogativo che la mamma di Federica vuole sciogliere.

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