La Nuova Sardegna

Sassari

Disabilità e inclusione: a Osilo parte il tour dello staff bulgaro

OSILO. Lo scambio delle pratiche e il livellamento verso l’alto dei servizi ai cittadini, sono alcuni degli effetti più rilevanti delle politiche di integrazione europea. “Copiare” da chi è più...

08 ottobre 2019
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OSILO. Lo scambio delle pratiche e il livellamento verso l’alto dei servizi ai cittadini, sono alcuni degli effetti più rilevanti delle politiche di integrazione europea. “Copiare” da chi è più avanti, fare tesoro di esperienze consolidate nel tempo, consente ai Paesi ultimi arrivati nel consesso europeo, di mettersi al passo in minor tempo, e di offrire ai propri cittadini da subito servizi già “maturi”. Sono questi gli obiettivi principali del progetto “Integrated Social Office”, finanziato dal Fondo sociale europeo. Ed è quel progetto che ha portato i comuni bulgari di Dalgopol e Dolni Chiflik del Distretto di Varna, ad un meeting internazionale con i comuni di Osilo, Valledoria, Castelsardo, Macomer, Nuoro, per conoscerne le buone prassi maturate nel settore socio-sanitario, in particolare con i progetti di inserimento delle persone con disabilità e svantaggiate. Con il supporto organizzativo del project manager Giuseppe Salis e della componente dell’Ufficio di piano Barbara Calabrese, e con la partecipazione di diversi sindaci del territorio, il tour è partito da Osilo, comune capofila del Plus “Anglona-Coros-Figulinas”, che dalla sua costituzione nel 2007 ha ottenuto risultati importanti nelle politiche di inclusione sociale.

«La programmazione e il monitoraggio su base territoriale oggi sono fondamentali - ha detto il sindaco di Osilo Giovani Ligios - ma per accrescere costantemente la quantità e la qualità dei servizi forniti occorre creare reti anche a livello transnazionale, confrontando idee, pratiche e metodi, ed è indispensabile accedere ai finanziamenti europei».

Dopo la presentazione dei rispettivi comuni da parte di due rappresentanti della delegazione bulgara – composta da una ventina di persone, fra amministratori comunali e operatori del sociale - Mirko Marongiu, coordinatore del Plus, ha delineato i contenuti e gli scopi del Programma locale unitario dei servizi alla persona, ed ha richiamato l’attenzione sugli interventi messi in campo dal Plus nei suoi 12 anni di attività. Gli incontri fra la delegazione bulgara e gli amministratori e gli operatori delle realtà sarde sono proseguiti con la visita alla Ge.Na. (Gesù Nazareno) di Sassari, che da decenni opera per l’inclusione delle persone svantaggiate, con il Comune di Valledoria e la sua “Casa Samarcanda” per l’inserimento dei sofferenti mentali, con il Comune ed il Centro di salute mentale di Castelsardo, per il servizio educativo per gli adulti ed i percorsi di inserimento sociale dei sofferenti mentali del territorio. Le altre tappe della visita dei bulgari sono state: l’Ussm (Ufficio di Servizio sociale per i minorenni), per la presentazione dei progetti “Pegaso” e “Giovani con le ali”, Macomer, per una visita alla cooperativa “Progetto H, Nuoro, per le politiche sociali del Comune e del Plus, Prato Sardo, presentazione del Cesp (Centro etico sociale Prato Sardo) e della cooperativa “Lariso”.

Alla fine della tre giorni, il sindaco di Osilo Giovanni Ligios ha stilato il bilancio dell’esperienza appena conclusa, sottolineando come “la delegazione proveniente dalla Bulgaria abbia mostrato grande interesse riguardo il nostro modo di operare in ambito socio-sanitario, i processi di gestione associata dei servizi alla persona e il rapporto tra le istituzioni pubbliche e il sistema delle imprese locali. Ciò significa – ha concluso Giovanni Ligios - che i momenti di scambio stimolano la nascita di nuove sinergie per conseguire risultati innovativi».

Mario Bonu

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