La Nuova Sardegna

Sassari

Niente accordi con Ats la Fidas rischia lo stop

di Barbara Mastino
Niente accordi con Ats la Fidas rischia lo stop

Volontari costretti al blocco delle attività se non riceveranno i rimborsi Associazioni senza convenzioni: potrebbe fermarsi anche la raccolta di sangue

08 ottobre 2019
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OZIERI. A due mesi dall’ultimo appello lanciato su queste pagine dalla Fidas di Ozieri, ancora nulla si muove sul fronte del rinnovo della convenzione dell’associazione di volontariato con l’Ats, circostanza che rischia di bloccare le attività a causa del mancato riconoscimento e del mancato invio dei normali rimborsi. E’ una storia che si trascina da anni, e più precisamente dal 2016, quando a seguito di un protocollo di intesa della Conferenza Stato/Regioni che vennero cambiati i termini delle convenzioni tra le Regioni e le associazioni di volontariato e soccorso. A oggi la Ras non si è ancora adeguata, e da allora si va avanti di proroga in proroga. L’ultima risale allo scorso anno, mentre per il 2019 ancora non si vede nulla all’orizzonte: nessun adeguamento, nessuna nuova convenzione, nessun rimborso. Mancano all’appello i fondi di quest’anno, ma anche, per effetto delle lungaggini burocratiche, anche quelli del 2018. E oltretutto il mancato rinnovo della convenzione non permette di programmare le attività, con il rischio che si avviino iniziative che potrebbero non essere riconosciute come ufficiali, perdendo così il loro valore.

«Dopo le ripetute proroghe e le nostre numerose richieste di chiarimenti e incontri con la dirigenza Ats - aveva spiegato due mesi fa il presidente della Fidas Ozieri Giuseppe Zintu - all’inizio dell’anno abbiamo inviato nuovamente tutta la documentazione, come richiestoci, ma a oggi ancora non abbiamo ricevuto risposta. Di questo passo - prosegue - la nostra associazione rischia di doversi fermare, e sarebbe un brutto colpo dopo 45 anni di attività». Si rischia, come detto, uno stop totale alle iniziative: su tutte le raccolte di sangue, che tanto bene fanno in una terra, come la Sardegna, dove l’emergenza è sempre altissima. E tanto bene apportano al territorio dove opera la Fidas Ozieri, che collabora attivamente con il Centro trasfusionale dell’ospedale Segni. La Fidas Ozieri conta oltre duemila soci, sparsi tra la sede centrale e quelle periferiche di Alà dei Sardi, Ardara, Chiaramonti, Ittireddu, Mores, Nughedu San Nicolò e Pattada. Ogni anno raccoglie in media 1400 unità di sangue, e oltretutto svolge anche servizi di accompagnamento e soprattutto promuove numerose iniziative di sensibilizzazione anche in collaborazione con altre associazioni di volontariato (come Aido e Admo). Compiti importanti che ogni giorno i volontari svolgono con passione e spirito di sacrificio, valori che purtroppo non bastano se, detto in poche parole, mancano i soldi per il carburante, per le spese vive della gestione delle sedi, per il materiale informativo e quant’altro.

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