La Nuova Sardegna

Sassari

Zps e Sic, piani di gestione sul tavolo della Regione

di Francesco Squintu
Zps e Sic, piani di gestione sul tavolo della Regione

Tula e altri cinque Comuni insieme per la valorizzazione di 40mila ettari Nell’oasi protetta di Pont’ezzu nidifica la gallina prataiola a rischio d’estinzione 

09 ottobre 2019
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OZIERI. Un altro passo avanti nella lunga e tortuosa strada che porterà a compimento l’iter burocratico per l’adozione dei piani di gestione delle zone a protezione speciale, Zps e dei siti d’importanza comunitaria, Sic, è stato compiuto con la presentazione nei giorni scorsi di tutta la documentazione da parte del Comune di Tula al Servizio valutazioni ambientali dell’assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente.

Il piccolo centro logudorese è il capofila di un gruppo di cui fanno parte Ittireddu, Ardara, Berchidda, Mores e Ozieri con una dimensione territoriale interessata di circa 40.000 ettari alla quale dovrà essere garantito uno stato di conservazione soddisfacente degli habitat e delle specie presenti viventi allo stato selvatico.

In un incontro precedente sindaci, operatori, associazioni di categoria e tecnici avevano potuto assistere all’illustrazione del piano di gestione in tutte le sue sfaccettature analizzando soprattutto l’impatto che avrebbe potuto avere sul territorio ed anche sulle attività che ricadono all’interno del perimetro. I suggerimenti e le proposte avanzate sono servite per la redazione del piano ed alla fine sul tavolo dell’assessorato è arrivato un voluminoso plico con il rapporto ambientale, un documento di sintesi e lo studio di incidenza, consultabili da chiunque abbia interesse a muovere eventuali osservazioni che dovranno pervenire al Comune di Tula e all’assessorato regionale entro 60 giorni dalla pubblicazione del piano sul Buras.

I territori interessati saranno in modo particolare il Campo di Ozieri e le pianure comprese tra Tula e Oschiri con il primo che riveste una notevole importanza poiché è il sito più importante in Italia e uno fra i più importanti d’Europa tra quelli dove è presente la gallina prataiola. La salvaguardia di questo animale a rischio estinzione affiancato dalla corretta applicazione dei piani di gestione sarà forse per la prima volta una vera occasione di sviluppo e non dovrà essere vista come vincolante o restrittiva. La gestione del carico pascolativo e quindi la probabile riduzione del numero di animali per ettaro è vista invece con un po’ di sospetto dalle aziende di allevamento, ma la misura verrà affiancata da incentivi per opere di miglioramento e per la creazione e il mantenimento di aree umide a cui si affiancheranno interventi di eradicazione di specie aliene invasive.

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