La Nuova Sardegna

Sassari

Policlinico, i sindacati: «Una vittoria di tutti»

Paoletta Farina
Policlinico, i sindacati: «Una vittoria di tutti»

Cgil, Cisl e Uil della Funzione pubblica sull’intesa raggiunta con la Labor spa «Il territorio ha fatto squadra per conservare i posti di lavoro e i servizi»  

10 ottobre 2019
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. «Abbiamo mantenuto i 112 posti di lavoro del Policlinico con altrettante buste paga che rimangono nel territorio e un presidio sanitario di eccellenza per il Sassarese che potrà garantire anche ulteriori prestazioni e nuova occupazione». Cgil, Cisl e Uil fanno il punto sull’accordo siglato martedì sera negli uffici dell’assessorato regionale al Lavoro con la nuova gestione, la Labor spa di Nicola Petruzzi. Una “vittoria”, tengono a sottolineare, di tutte le forze che hanno contributo a raggiungere l’intesa, «prova che quando si fa sistema nell’interesse di tutti, i risultati arrivano».

Nella sala del centenario della Cgil, è il momento di riflessione su una fase che si chiude, ma che non conclude ancora definitivamente il passaggio del Policlinico Sassarese al gruppo dell’imprenditore abruzzese. L’azienda, infatti, dovrà pagare il saldo dell’acquisto al fallimento, aprire i cantieri per la ristrutturazione del complesso sanitario, ottenere accreditamenti e convenzioni dalla Regione, fare il rogito e riassumere con contratto i lavoratori per poter riprendere l’attività, come è decisa a fare, da gennaio prossimo. Però è tutto incanalato verso una soluzione, anche se i sindacati non abbasseranno la guardia, anzi, come ha specificato Massimiliano Muretti della Cgil, «sul Policlinico non si devono spegnere i riflettori» .

«Ricordiamoci da dove siamo partiti – ha detto Augusto Ogana, segretario della Uil Fpl –. E cioè dal fallimento dell’ospedale privato lo scorso gennaio che poi ha portato, dopo mobilitazioni e manifestazioni, alla concessione del Fis e al progetto di politiche attive per garantire un reddito ai lavoratori e conservare il loro rapporto con la “casa madre”E infine all’asta pubblica in cui la Labor spa è stata l’unica a presentare un’offerta di acquisto. Certo, è stato un accordo sofferto e una trattativa non facile». Sul riassorbimento totale i dipendenti, soprattutto. Perché «dalla Labor, ci è arrivata una proposta irricevibile sul vincolo all’assunzione di tutti i lavoratori, prima di sederci al tavolo per la firma dell’accordo, ma nell’ultima mezz’ora abbiamo trovato le soluzioni che ci consentiranno, nei prossimi tre-quattro mesi, di avere un’offerta sanitaria migliorata e potenziata», ha spiegato Paolo Dettori, segretario generale della Fp Cgil . «Perché in prospettiva – ha aggiunto il segretario generale della Cisl Fp, Armando Ruzzetto – potrebbero crearsi 160 posti di lavoro complessivi. In questi mesi abbiamo evitato per due volte i licenziamenti del personale e ora abbiamo ottenuto garanzie precise. E non era scontato che ci si riuscisse». I sindacati hanno infatti spuntato anche che la sede di lavoro restasse Sassari, che fosse salvaguardata l’anzianità di servizio, la formazione in trasferta in altre aziende del gruppo Petruzzi se fosse necessario alla riorganizzazione dell’azienda.

«Non dobbiamo dimenticare il valore che il Policlinico rappresenta per la città – ha rafforzato Massimiliano Muretti –. I 112 posti di lavoro rappresentano tre milioni e mezzo di retribuzioni lorde che tornano ad essere spesi qui. E l’anno prossimo l’azienda potrà vedere crescere il proprio fatturato fino a 12 milioni». «Una rimessa in moto dell’economia che toccherà anche l’indotto che il presidio sanitario produceva», ha aggiunto Antonio Monni (Cisl Fp). Di una cosa i sindacati però si stupiscono: «Non abbiamo sentito presenti tutte le forze politiche su questa battaglia».

In Primo Piano
Elezioni comunali 

Ad Alghero prove in corso di campo larghissimo, ma i pentastellati frenano

Le nostre iniziative