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Blitz al campo nomadi la polizia locale scopre un’enorme discarica

di Luca Fiori
Blitz al campo nomadi la polizia locale scopre un’enorme discarica

SASSARI. Una bomba ecologica che cresce giorno dopo giorno a due passi dalla città. Un’emergenza sanitaria che con il passare dei mesi sta assumendo contorni e dimensioni sempre più preoccupanti.Ieri...

11 ottobre 2019
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SASSARI. Una bomba ecologica che cresce giorno dopo giorno a due passi dalla città. Un’emergenza sanitaria che con il passare dei mesi sta assumendo contorni e dimensioni sempre più preoccupanti.

Ieri mattina gli agenti della polizia locale hanno svolto l’ennesimo sopralluogo nel campo di sosta di Piandanna, alle porte della città, proprio accanto al Tribunale per i minorenni, lungo la strada per Ittiri.

Gli uomini del comando di via Carlo Felice hanno mappato l’area e scoperto in mezzo alle roulotte un’enorme discarica a cielo aperto che ha già raggiunto l’altezza di tre metri. All’interno – accanto agli alloggi dei residenti nel campo – è stato accumulato di tutto: dalle carcasse di auto, batterie, mobili vecchi e elettrodomestici, plastiche, gomme. Rifiuti che stanno avvelenando, come certificato dall’Arpas nel 2017, il terreno (e le acque di falda sottostanti) con idrocarburi, piombo, zinco, stagno, rame, nichel.

Gli agenti hanno documentato la gravissima situazione utilizzando anche un drone per le riprese video dall’alto. Attraverso le ortofoto realizzate ieri mattina e quelle scattate nel corso dei sopralluoghi precedenti la polizia locale avrà ora più chiaro il quadro della situazione. Si potrà capire in sostanza con che velocità sta crescendo la discarica all’interno dell’area di Piandanna. Quella della polizia locale all’interno del campo nomadi è un’attività costante di monitoraggio che va avanti da anni e che ha permesso di accertare una lunga serie di reati ambientali commessi dai residenti: 133 persone, di cui 88 minori, due etnie e due ordinanze di sgombero della magistratura, che dal 2018 attendono tra un rinvio e l’altro.

L’ultima data fissa lo sgombero per l’area che ospita la comunità bosniaca Korakhanè, di religione musulmana entro il 31 ottobre. Ed entro dicembre per la zona utilizzata dalla comunità serba ortodossa, Dazikhanè. Non si farà in tempo, anche perché l’avviso per trovare alloggi sfitti da assegnare a canone di mercato alle famiglie ospitate nell’area sosta è andato deserto. E i 545mila euro messi a disposizione dalla Regione rimarranno nel cassetto. Mercoledì mattina alle 9 farà visita al campo la Quinta commissione del Comune insieme all’assessore ai servizi sociali. Si cercano soluzioni, ma nel mentre qualcuno dovrà impedire che la discarica assuma dimensioni ancora più grandi.



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