La Nuova Sardegna

Sassari

Abusi al centro per minori «Andalas gestiva il servizio»

di Salvatore Santoni
Abusi al centro per minori «Andalas gestiva il servizio»

Secca replica della coop Porta Aperta al consorzio che aveva preso le distanze «La nostra esclusione è dipesa solo da motivi economici e organizzativi»

12 ottobre 2019
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SORSO. «Il consorzio Andalas de amistade aveva una parte attiva nella gestione del servizio del centro educativo diurno del Comune di Sorso. Infatti, a coordinarlo, fino al termine dell’appalto nel mese di gennaio del 2017, era un dipendente a cui spettava il coordinamento dell’equipe educativa, la pianificazione e il monitoraggio delle attività educative in relazione al bando di gara». È la secca smentita che parte dalla coop sociale Porta Aperta verso gli ex colleghi dell’Andalas, i quali nei giorni scorsi hanno preso le distanze della loro ex consorziata sostenendo il contrario, cioè che la gestione del centro educativo da parte della coop era autonoma.

I vertici della coop Porta Aperta, nel ribadire che il consorzio Andalas «aveva e ha esercitato un potere di controllo sul servizio attraverso il proprio dipendente coordinatore» esprimono inoltre «grande rammarico» verso la posizione assunta dal consorzio Andalas per il fatto che «un contenzioso privato fra aziende sia stato posto a margine di una situazione delicatissima per tutte le persone coinvolte e su cui la magistratura deve ancora pronunciarsi».

La querelle tra consorzio e coop è nata all’indomani dell’inchiesta della Procura di Sassari che ha chiesto il processo per tre educatrici e un’assistente sociale imputate a vario titolo dei reati di abuso dei mezzi di correzione, tentata concussione, falso ideologico e materiale, abuso d’ufficio e favoreggiamento. Ma la vera rottura tra le compagini risalirebbe a molto tempo prima, e quindi non avrebbe nulla a che fare con la bufera giudiziaria.

Nei giorni scorsi i responsabili di Andalas, oltre a prendere pubblicamente le distanze dall’inchiesta, avevano anche dato notizia dell’espulsione dal consorzio della coop Porta Aperta, senza però precisarne le motivazioni. Anche su questo punto, la precisazione della coop è arrivata a stretto giro. «Al fine di evitare inutili o anche dannose strumentalizzazioni – prosegue il comunicato – si precisa che l’esclusione di Porta Aperta da Andalas de amistade, avvenuta nell’agosto di quest’anno, è dipesa esclusivamente, come da verbali di assemblea e comunicazioni ufficiali, da motivi economici e organizzativi, non volendo la cooperativa sottostare alle imposizioni del consorzio e non condividendone affatto la gestione».

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