La Nuova Sardegna

Sassari

Sassari, rubati di nuovo i pasti ai bimbi dell’asilo

Luca Fiori

La rabbia dei genitori dopo il terzo furto sempre dalla stessa finestra: «Qualcuno deve intervenire»

12 ottobre 2019
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SASSARI. Non trovando più niente da rubare hanno deciso di fare razzia di generi alimentari, lasciando i settanta bambini del nido a bocca asciutta. Il terzo colpo in una settimana all’interno dell’asilo comunale di corso Giovanni Pascoli fa stringere il cuore, perché le vittime dell’ennesimo raid all’interno di una scuola cittadina questa volta sono piccolissime.

Ieri mattina alle maestre e alle cuoche del vecchio istituto del quartiere di Monte Rosello sono cadute le braccia, quando entrando a scuola hanno scoperto che i malviventi erano tornati per la terza volta dall’inizio della settimana e che in questa occasione avevano svuotato la dispensa.

Dopo aver portato via i giorni scorsi il poco materiale informatico rimasto dopo i furti di qualche mese fa, nel bottino del terzo colpo sono finiti solo generi alimentari destinati al pranzo dei piccoli. Con grande imbarazzo ieri mattina le maestre hanno dovuto spiegare ai genitori dei settanta bambini (di età compresa tra i 4 mesi e i tre anni) che la scuola era stata visitata ancora una volta dai ladri e che per il pranzo dei bimbi si sarebbero dovute arrangiare con pane e prosciutto cotto perché tutto il cibo era stato portato via.

Per accedere al vecchio edificio (dove sono in corso da mesi lavori di ristrutturazione della facciata) i malviventi hanno fatto proprio come tutte le altre volte. Dopo aver attraversato il cortile con accesso da via Nurra hanno spaccato un piccolo vetro, creandosi un minuscolo pertugio per raggiungere le aule dove tutte le mattine giocano i bambini del quartiere.

Una volta arrivati all’interno dell’istituto i ladri – sicuramente di corporatura esile – si sono diretti a colpo sicuro verso la dispensa. «Quello che sta accadendo all’interno di questa scuola ha dell’incredibile – si lamenta una mamma – i nostri bambini ogni mattina devono giocare in una struttura in cui ogni notte può entrare chiunque con una facilità disarmante». Anche ieri sul posto sono intervenuti gli agenti della squadra volante e gli esperti della polizia Scientifica per cercare qualche impronta che possa farli arrivare ai responsabili. «Siamo molto preoccupati – prosegue la mamma – abbiamo contattato il Comune e ci hanno detto che stanno valutando di riattivare l’allarme, che esiste già, ma non funziona. Dall’assessorato ci hanno anche spiegato che stanno valutavano di mettere le inferriate, ma il fatto che l’edificio sia tutelato potrebbe creare dei problemi. Se non prenderanno subito provvedimenti – conclude la mamma – chiederemo un incontro urgente con l’assessora e con il sindaco».

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