Sassari, dopo l’attentato via Roma si stringe intorno ai bengalesi
Luca Fiori
Il titolare e il nipote aiutati a ripulire e risistemare il negozio. «Commossi, la generosità dei sassaresi ci riempie il cuore»
14 ottobre 2019
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SASSARI. Per qualche secondo hanno pensato di chiudere tutto e tornarsene in patria o magari cambiare aria. L’attentato incendiario subìto durante la notte tra giovedì e venerdì ha inizialmente gettato nello sconforto Akter Hossain, il commerciante bengalese che da sette mesi ha scommesso – insieme a un nipote – su un piccolissimo locale all’angolo tra via Roma e via Torres e lo ha trasformato in un fornitissimo mini market che fa orario continuato e spesso chiude dopo la mezzanotte.
Il fuoco che ha quasi divorato la porta d’ingesso e annerito le pareti dalla palazzina che ospita il piccolo esercizio commerciale gli ha messo parecchie paura. Ma a convincere Akter a non arrendersi alla minacce ci hanno pensato poche ore dopo l’attentato gli abitanti di via Roma.
Venerdì mattina, dopo aver raccontato agli agenti della squadra volante di non avere la minima idea di chi possa volergli così male, Akter Hossain si è rimboccato le maniche e ha iniziato a ripulire l’ingresso dalle macchie di fumo e di benzina per poter riaprire l’attività al pubblico. Mentre insieme al nipote stava cercando di far andare via gli aloni di fumo dal cancelletto d’ingresso è accaduto qualcosa che non si sarebbe mai aspettato. «La gente del quartiere – racconta Akter – ha iniziato a fermarsi per chiederci cosa fosse accaduto, poi piano piano senza che avessimo chiesto niente a nessuno i residenti della via hanno cominciato ad aiutarci. Una signora – aggiunge il commerciante mentre i suoi occhi si illuminano – ci ha portato un pennello da casa e ci ha dato una mano ridipingere la porta annerita. La gente, anche quella che non ci conosceva, ha dimostrato di volerci bene. L’attentato ci ha spaventato, ma il calore dei sassaresi ci ha riempito il cuore».
Il fuoco che ha quasi divorato la porta d’ingesso e annerito le pareti dalla palazzina che ospita il piccolo esercizio commerciale gli ha messo parecchie paura. Ma a convincere Akter a non arrendersi alla minacce ci hanno pensato poche ore dopo l’attentato gli abitanti di via Roma.
Venerdì mattina, dopo aver raccontato agli agenti della squadra volante di non avere la minima idea di chi possa volergli così male, Akter Hossain si è rimboccato le maniche e ha iniziato a ripulire l’ingresso dalle macchie di fumo e di benzina per poter riaprire l’attività al pubblico. Mentre insieme al nipote stava cercando di far andare via gli aloni di fumo dal cancelletto d’ingresso è accaduto qualcosa che non si sarebbe mai aspettato. «La gente del quartiere – racconta Akter – ha iniziato a fermarsi per chiederci cosa fosse accaduto, poi piano piano senza che avessimo chiesto niente a nessuno i residenti della via hanno cominciato ad aiutarci. Una signora – aggiunge il commerciante mentre i suoi occhi si illuminano – ci ha portato un pennello da casa e ci ha dato una mano ridipingere la porta annerita. La gente, anche quella che non ci conosceva, ha dimostrato di volerci bene. L’attentato ci ha spaventato, ma il calore dei sassaresi ci ha riempito il cuore».
