La Nuova Sardegna

Sassari

Piccoli abusi in via Puglisi il Comune fa la voce grossa

di Gavino Masia
Piccoli abusi in via Puglisi il Comune fa la voce grossa

Gli assegnatari delle case popolari devono sanare o saranno mandati via I residenti protestano: «Abbiamo risolto da soli problemi denunciati da tempo»

15 ottobre 2019
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PORTO TORRES. Il Comune ha rilevato che in alcuni alloggi a canone sostenibile di via Pino Puglisi sono state eseguite opere abusive – in occasione del sopralluogo del 16 settembre – e per questo motivo ha invitato gli affittuari al ripristino dei luoghi entro il 30 ottobre. In caso che gli assegnatari non provvedano a quanto richiesto dal provvedimento firmato dal dirigente del settore Lavori pubblici, inoltre, il Comune procederà alla revoca dell’assegnazione della concessione d’uso dell’immobile.

Un fulmine a ciel sereno per alcune famiglie che si sono arrangiate per eliminare le criticità esistenti all’esterno dei nuovi alloggi consegnati nei mesi scorsi. «Sono arrivate alcune segnalazioni all’ufficio Edilizia privata – spiega l’assessore ai Lavori pubblici Alessandro Derudas -, che evidenziavano opere di sistemazione esterna prive di autorizzazione nelle abitazioni di via Puglisi: appurata l’entità dell’abuso, per legge si è proceduto alla notifica dell’atto adottato ai conduttori delle abitazioni interessate».

Gli affittuari sentono di aver fatto di necessità virtù per tutelare le case con quelle opere, assicurando di aver chiesto quelle autorizzazione nei mesi precedenti. «Il giorno stesso del mio primo ingresso nell’appartamento di via Puglisi ho evidenziato le criticità esistenti – dice Salvatore Franca -, sia all’interno sia all’esterno, perché ogni volta che pioveva l’acqua mista al fango si depositava nelle stanze: per ben due volte ho chiesto autorizzazione a intervenire a mie spese (domande protocollate il 22 maggio e l’1 agosto), mettendo due blocchetti di contenimento esterni per bloccare il fango e un cancello di legno per distinguere il cortile dalla porta principale, che sta dall’altra parte della palazzina». Richieste che gli assegnatari hanno inoltrato all’ufficio Casa del Comune, per l’immediata recinzione del cortile sottostante all’appartamento. «Abbiamo segnalato a più riprese lo stato di dissesto della strada sterrata e altri problemi strutturali – aggiunge Franca -, che creano problemi alla maggior parte dei residenti, ma sinora il Comune ha fatto solo orecchie da mercante». La notifica per la costruzione di piccole opere abusive è arrivata anche alla disabile Marcella Ledda. «Nei mesi estivi avevo protocollato al Comune la richiesta per realizzare un muretto di contenimento e la pavimentazione nel cortile – ricorda –, per poter parcheggiare il mio motorino per disabili e per muoversi in sicurezza. Non avendo mai ricevuto risposta dagli uffici comunali, sono andata avanti confortata dall’approvazione dell’assemblea condominiale, anche perché sono sotto cure mediche da mesi». Nel complesso immobiliare da tempo non viene consegnata neanche la posta.

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