La Nuova Sardegna

Sassari

Qualità e quantità: vendemmia record

Qualità e quantità: vendemmia record

Benetutti, l’esperto Lenzini: «Puntare sul buon vino per rilanciare il territorio»

15 ottobre 2019
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BENETUTTI. Si annuncia un’annata di segno assolutamente positivo per la vinificazione a Benetutti e in tutto il Goceano, dove dopo la pressoché disastrosa vendemmia dello scorso anno si sta già vedendo un netto miglioramento della produzione e della qualità. Ne è convinto Giuliano Lenzini, esperto di vini e gastronomia e ospite nei giorni scorsi a Benetutti della vendemmia dell’Arvisionadu, vino che è sempre tra i protagonisti del Premio Gallura che Lenzini organizza ogni anno a Loiri. «La produzione delle uve rosse così come quella delle uve bianche è stata molto soddisfacente per qualità e quantità – dice Lenzini – e questa è una buona notizia per tutto il comprensorio da sempre caratterizzato dalla produzione di vini di eccellenza nelle varie tipologie e dove un posto di riguardo lo detengono senza dubbio i vini bianchi come il Vermentino e l’Arvisionadu autoctono che identifica in particolare i vigneti di Benetutti e Bono. La produzione di vini di qualità, che contraddistingue questa parte della Sardegna lontana dagli Eldorado costieri, deve essere un punto di partenza per valorizzare tutte le produzioni». Partire dal buon vino, accompagnato al cibo («come l’ottimo pecorino di Nule», dice Lenzini), per rilanciare il territorio e avere un’arma in più per combattere crisi e spopolamento. Questa la sfida che il Goceano, con i suoi vini, dovrebbe essere in grado di affrontare e vincere. «Alle parole bisognerebbe far seguire fatti concreti – è la sfida di Lenzini – con il sostegno economico e tecnico alla nascita di nuove iniziative nel settore». Come un polo enologico sulla falsariga di quello creato tempo fa dalla Regione a Villasor e oggi chiuso. «Tutti dovrebbero impegnarsi per valorizzare vino e territorio – è la conclusione – in particolare quelli che per motivi di lavoro sono oggi lontani ma che possono dare un contributo fondamentale per far conoscere le produzioni del proprio territorio d’origine». (b.m.)

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