La Nuova Sardegna

Sassari

La protesta degli operai contro gli appalti al ribasso

di Gavino Masia
La protesta degli operai contro gli appalti al ribasso

Volantinaggio di sindacati e maestranze davanti ai cancelli dell’ex petrolchimico «Queste pratiche stanno mettendo a rischio stipendi e condizioni di lavoro»

17 ottobre 2019
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PORTO TORRES. Sindacati e operai del settore ponteggi e coibenti dell’indotto hanno protestato ieri mattina con un volantinaggio contro gli appalti al ribasso davanti ai cancelli dell’ex petrolchimico. Una situazione che coinvolge circa trenta maestranze che rischiano le tutele contrattuali – dopo che la loro azienda ha perso l’appalto – a causa di una ditta che non riconosce la grande professionalità acquisita da questi operai dopo oltre venticinque anni di lavoro all’interno dell’area industriale.

A difendere i loro diritti c’erano i segretari generali di Sassari della Filctem-Cgil Gianfranco Murtinu, della Uiltec-Uil Giovanni Tavera e della Femca Cisl Luca Velluto. «Gli appalti del settore ponteggi e coibenti nel nostro sito industriale stanno passando di mano – hanno detto i segretari - e le aziende che si sono aggiudicate i lavori (Quadrifoglio srl per i ponteggi, Sa.Gest srl per i coibenti e bonifiche amianto) non vogliono assorbire tutti i lavoratori locali impegnati fino ad oggi nel cantiere: vogliono invece abbassare condizioni e tutele contrattuali, la Sa.Gest in particolare, pretendendo di applicare un contratto collettivo nazionale del lavoro diverso da quello che da sempre è utilizzato dalle aziende di questi settori, imponendo un pauroso dumping contrattuale che causerebbe perdite economiche per circa 4mila euro ai lavoratori locali».

Oltre a questa perdita economica, secondo i sindacati peggiorerebbero anche le loro condizioni generali soprattutto in materia di sicurezza sul lavoro, che verrebbe compressa dagli inevitabili tagli dovuti ai ribassi eccessivi nella gara d’appalto. «Dobbiamo respingere questo vergognoso gioco al ribasso che altrimenti dilagherebbe nel nostro sito a danno di tutti i lavoratori locali di tutti i settori – hanno aggiunto -, cercando di mettere un argine. Ci sono altre aziende coinvolte in passaggi ai appalto, seppur con numeri minori, e una di queste è ad esempio la Ecologistica Ecologica: questa azienda è addirittura al secondo passaggio al ribasso».

L’autunno caldo è dunque arrivato per i lavoratori dell’indotto, e non certo per le temperature tipicamente estive, e le segreterie provinciali hanno deciso di agire immediatamente su un problema emergente, che altri hanno vissuto in passato. Lo hanno fatto facendo passare il messaggio che la lotta per la difesa del posto di lavoro è viva e sono disposti a ragionare sul contratto dei lavoratori del settore ponteggi e coibenti solo se la quadra economica è uguale al livello che avevano prima. «La professionalità è vostra – hanno concluso Murtinu, Tavera e Velluto –, perché la Sa.Gest di questo settore non sa proprio nulla e non ha neanche le certificazioni per le bonifiche dell’amianto».

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