La Nuova Sardegna

Sassari

Fabio Madau a capo dell’Intergremio

Fabio Madau a capo dell’Intergremio

Il neo presidente, della corporazione dei Fabbri, succede a Salvatore Spada

18 ottobre 2019
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Cambio della guardia al vertice dell’Intergremio. I giorni scorsi durante la prima seduta del nuovo Consiglio generale, Fabio Madau è stato eletto presidente dell’organo di governo della comunità gremiale. Succede a Salvatore Spada, in scadenza naturale del mandato. Contestualmente sono stati eletti anche gli altri componenti del direttivo: Francesco Carta (Falegnami) vicepresidente, Raimondo Rizzu (Muratori) segretario generale e Mirko Panzali (Piccapietre) amministratore. Sul nome di Fabio Madau, del gremio dei Fabbri, c’è stata un’ampia convergenza dell’assemblea che ha deciso di affidare il mandato triennale al segretario uscente dello stesso sodalizio fondato nell’ormai lontano 1979. Fabio Madau, 46 anni, docente universitario, l’ha spuntata su Giovanni Ruiu del gremio degli Ortolani che di fatto era l’unico concorrente in lizza. Va detto che non ci sono né vincitori né vinti perché tutti sono pronti a lavorare insieme per un obiettivo comune. Per l’Intergremio si apre infatti una fase nuova tenuto conto del fatto che il neo eletto presidente ha già tracciato un percorso di massima sul quale intende indirizzare l’attività del sodalizio. «Gli obiettivi sono diversi – ha spiegato ieri Fabio Madau – credo che quello più importante sia di riportare il mondo gremiale al centro dell’attività decisionale riguardo alle questioni più vicine alla vita e alle scelte della nostra comunità, ciò non significa che quello gremiale voglia essere un ambito a se stante, al contrario, l’intento è proprio quello di inserirsi nel dibattito anche politico di una città in cui i candelieri rappresentano una componente importante». Tra gli obiettivi anche il collegamento diretto con le scuole in modo da condividere momenti di promozione che consentano ai giovani di entrare in contatto con il mondo gremiale permettendo al contempo ai gremi di diffondere la conoscenza della cultura dei candelieri. «Il desiderio – prosegue Madau – è anche quello di rendere più armonici i rapporti fra i gremi e di questi con l’esterno, lavorare, insomma, perché l’Intergremio possa davvero diventare la casa comune per tutti coloro che fanno parte della grande famiglia gremiale». I prossimi tre anni potrebbero essere quelli decisivi per risolvere questioni ancora aperte, fra queste la realizzazione del museo dei candelieri che la comunità e la città attendono da tempo. Una sede espositiva potrebbe garantire non solo le ricadute importanti sulla diffusione della conoscenza, ma anche rappresentare una sede comune per ottimizzare quel rapporto interno fra i componenti dell’organismo intergremiale. Per realizzare questi obiettivi, il neo presidente non sarà solo, ma affiancato dal vice Francesco Carta, 45 anni, agente di commercio, che ha già ricoperto la carica di vicario per alcuni mandati. Raimondo Rizzu, 47 anni, che opera nella ristorazione, è l’attuale presidente della Rete italiana delle grandi macchine a spalla e Mirko Panzali, 30 anni, elettromeccanico, alla sua prima esperienza nel direttivo di cui, comunque, è consigliere uscente.

Antonio Meloni

In Primo Piano
L’intervista

Giuseppe Mascia: «Cultura e dialogo con la città, riscriviamo il ruolo di Sassari»

di Giovanni Bua
Le nostre iniziative