La Nuova Sardegna

Sassari

Omicidio di Ottava, chiesti 16 anni per Ventriglia

Omicidio di Ottava, chiesti 16 anni per Ventriglia

Nico Della Morte fu ucciso da un fendente al cuore. I suoi genitori all’imputato: «Sei un assassino»

18 ottobre 2019
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SASSARI. Urla di rabbia e di dolore, rivolte al 26enne Daniele Ventriglia, arrivato ieri in tribunale accompagnato dagli agenti di polizia penitenziaria. «Assassino, devi morire in carcere», le parole pronunciate fuori dall’aula del gup dai genitori di Nico Della Morte, l’operaio di 23 anni originario di Chiavenna (piccolo comune in provincia di Sondrio) ucciso con un fendente al cuore la notte tra il 27 e il 28 maggio del 2017. Era l’attaccante della squadra di calcio della borgata di Ottava, dove si era trasferito per amore. Ieri mattina il pubblico ministero Maria Paola Asara ha chiesto 16 anni di carcere per Ventriglia: «Fu un omicidio premeditato, l’imputato era uscito di casa con due coltelli, con l’intenzione di uccidere» ha detto il pm nella sua requisitoria. Contestata anche l’altra aggravante dell’uso del mezzo insidioso e concesse però le attenuanti generiche perché il 26enne fece ritrovare agli inquirenti il coltello usato per colpire la vittima. La Asara è quindi partita da una pena di 23 anni, più un altro anno per il porto di due coltelli, ha poi applicato lo sconto di un terzo per via del rito abbreviato e ha quindi concluso con una richiesta di condanna a sedici anni. Sulla stessa linea gli avvocati di parte civile Marco Costa e Vito Zotti. Mentre l’avvocato difensore Marco Palmieri discuterà la sua arringa la prossima settimana e nello stesso giorno potrebbe già esserci la sentenza.

Daniele Ventriglia era stato fermato dalla polizia poche ore dopo l’omicidio e aveva confessato. Il giovane – con un passato difficile e una figlia piccola – quella sera di due anni fa era uscito di casa con due coltelli da cucina in tasca, forse proprio con l’intenzione di raggiungere il rivale al circolo della Polisportiva Ottava. L’aggressione mortale era avvenuta intorno all’una del mattino. Le forze dell’ordine gli avevano dato la caccia tutta la notte, poi la polizia lo aveva intercettato a bordo di un’auto di un conoscente mentre andava a costituirsi.

Della Morte, fidanzato con la figlia del presidente della squadra dell’Ottava, si trovava nel circolo accanto al campo sportivo insieme ai compagni di squadra. Sul posto era arrivato anche Ventriglia, era nata una discussione: il calciatore aveva invitato il giovane ad andarsene e la lite era proseguita in mezzo alla strada. E qui, sotto la luce dei lampioni, si era consumato il delitto. Poi la fuga, durata però solo poco ore. (na.co.)

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