La Nuova Sardegna

 BUDONI. Avrebbe potuto bagnare il debutto dal primo minuto in campionato con un gran gol, ma il palo gli ha negato la gioia. Lorenzo Zela, 16 anni e tanta voglia di emergere, è ugualmente soddisfatto, e descrive così il colpo di tacco che gli avrebbe regalato un gol alla Zola: «Sul cross di Secchi - rivive l'azione Zela - ho visto che non potevo andare con un piattone allora ho provato spalle alla porta con un tacco che sfortunatamente è finito contro il palo. Peccato, ho creduto in quel che facevo: ci ho messo il tacco ma la sfortuna ci ha messo lo zampino».  «Sono comunque soddisfatto della mia prestazione - conclude Zela - anche perché era la prima volta che giocavo da titolare».  Dall'uomo che avrebbe potuto dare un prezioso successo al Budoni, all'uomo che invece ha evitato al Budoni da un'inopinata sconfitta. Ha salvato il pari con una parata di petto, ma lui, Davide Capello non si scompone preferendo commentare la prestazione del collettivo. «Eravamo in formazione largamente rimaneggiata - commenta l'estremo difensore del Budoni - ma questo non ci ha proibito di giocare alla pari contro un buon avversario. La mia partita? Mi proteggevano come centrali di difesa Gavioli e Ezeadi, che giocano sempre a centrocampo, ma nonostante questo, credo che non abbiamo rischiato quasi niente per tutta la gara».  Il capitano di mille battaglie anche ieri ha disputato una grande partita. A Marco Pau è mancato la rete, ma non la prestazione, e come al solito è stato sopra la media. «E' un buon punto conquistato in una situazione di difficoltà palese. Quasi quasi mi tocca da fare anche il papà e il nonno - risponde ridendo Pau - vista la differenza di età che c'è tra di me e Vardeu e Zela, che hanno venticinque anni meno di me». A proposito di Zela, peccato per quel palo colpito con un colpo di tacco. «Ha fatto un bel gesto - conclude Pau - ma oltre quell'occasione, si è applicato bene e ha disputato senza dubbio una partita più che positiva». P.M.