La Nuova Sardegna

CAGLIARI. Dopo poco più di tre settimane Gaetano Mura, insieme al co-skipper francese Sam Manuard, ha tagliato il traguardo( alle 12.44 ora italiana) a bordo del Class 40 Bet 1128 della Transat Jacques Vabre, la regata transoceanica in doppio partita da Le Havre, Francia, e approdata a Itajai, Brasile.

Ventitre giorni, 10 ore, 29 minuti e 48 secondi: è il tempo impiegato dalla barca "targata" Quattro Mori condotta dal duo sardo-francese, che si è piazzata in dodicesima posizione, davanti a Fantastica, il secondo Class 40 italiano in gara governato dal romagnolo Stefano Raspadori e il ligure Pietro D'Alì, vincitore della Transat insieme con Giovanni Soldini.

«Non avevamo il bombresso e siamo andati meno veloci - dice Mura subito dopo l'arrivo nel porto brasiliano di a Itajai - , ma non abbiamo mai smesso di lottare. Ogni minuto, ogni secondo della regata abbiamo salvaguardato il morale, non ci siamo mai abbattuti nonostante le vicissitudini che ci hanno accompagnato per quasi tutta la traversata".

Un buon piazzamento, quello del navigatore di Cala Gonone, che due giorni dopo la partenza ha disalberato ed è tornato a terra, riparando a La Coruna, Spagna, per rimettere in sesto l'imbarcazione e riprendere il mare, ripartendo dalla ventunesima posizione: «Di fronte a Cap Finisterre - racconta Gaetano Mura - abbiamo subito un disalberamento che ci ha obbligati a uno scalo tecnico. Poi, nei pressi delle Isole di Capo Verde, abbiamo subito un'altra grave avaria: la rottura del bompresso e la perdita di una vela. Ma siamo andati sempre avanti. E alla fine siamo arrivati in Brasile. E' stata una regata lunga e sofferta, ma interessante e ricca di soddisfazioni".

Sergio Casano