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Il piccolo miracolo della Torres Berretti

Il piccolo miracolo della Torres Berretti

Sesto posto finale per i rossoblù allenati da mister Davide Boncore: «Gruppo fantastico, e si può crescere ancora»

07 maggio 2014
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SASSARI. Un sesto posto in classifica da applausi. L’eccellente piazzamento della squadra Berretti della Torres nel campionato appena concluso, non è solo da apprezzare ma sicuramente va visto come una grande impresa di una società che dopo tanti anni partecipava a un campionato nazionale. Senza ombra di dubbio, questo risultato ha un protagonista indiscusso in Davide Boncore, ex capitano rossoblù, chiamato a costruire ex novo una squadra e a guidarla in un torneo difficile dove militavano formazioni da sempre protagoniste a livello giovanile come Perugia, Ascoli, Ternana, Frosinone, Casertana. «Per me è stata una grandissima esperienza – dice Boncore – perché mi sono cimentato con realtà importanti del calcio giovanile e ho visto crescere la mia squadra dopo averla costruita praticamente dal nulla. Ho lavorato sul piano tecnico con un gruppo di ragazzi eccezionale, ma ho soprattutto insegnato loro lo spirito di squadra, la dedizione alla maglia, l’impegno collettivo che deve essere sempre costante, l’avere sempre la fame del successo». «Ma voglio anche dire – aggiunge l’allenatore siciliano ma ormai sassarese di adozione («mio figlio Marcello è nato a Sassari e già vive di sola Torres») che tutto questo è stato possibile perché la società mi ha dato questa opportunità. Devo ringraziare il presidente Capitani e l’amministratore Patalano che non ci hanno fatto mancare nulla, sopportando spese notevoli per un campionato assai dispendioso. Loro credono molto nel settore giovanile e puntano molto nei ragazzi che stanno crescendo in questa squadra».

Eppure, il campionato non era cominciato nel modo migliore. Una lunga striscia di sconfitte aveva fatto vacillare il progetto. «Si, l‘avvio è stato durissimo – spiega Boncore – perché non ho potuto lavorare col gruppo al completo. Molti dei ragazzi erano stati aggregati alla prima squadra e non si allenavano con noi. Poi le cose sono cambiate e, anche se tre o quattro ragazzi sono sempre stati nell’orbita della prima squadra, abbiamo potuto lavorare per costruire una vera squadra. I risultati ci hanno premiato e devo dire che, comunque, abbiamo sempre fatto una bella figura contro tutte le avversarie. Nessuno, anche nei momenti bui, ci ha mai messo sotto. Questi ragazzi hanno sempre lottato con grande generosità». La Torres Berretti, putroppo, non ha potuto esibirsi a Sassari ma ha avuto come sede di gioco e di allenamenti l’ospitalità di Tergu. «Ed è stata una cosa meravigliosa – sottolinea Boncore -, siamo stai accolti e assistiti in maniera splendida non solo dall’amministrazione comunale. Sento di dover ringraziare tutti per questa ospitalità. E poi, un ringraziamento lo devo anche a chi ha collaborato con me, dal coordinatore Luca Dessena, al dirigente Fedeli, al mio vice Casali, al medico Piredda, al fisioterapista Pittalis. Senza di loro tutto sarebbe stato più difficile».

Un gruppo di ragazzi di qualità al quale si potrà guardare in futuro? «Il gruppo ha dimostrato grande solidità, sui singoli credo che si potrà contare anche in futuro. Ragazzi come Della Guardia, Ruda, Samba, Schieda, Oggiano, ma direi tutti, hanno davanti a loro la possibilità di andare avanti. Dipenderà da loro e dalle motivazioni che riusciranno a coltivare». E invece il futuro di Davide Boncore quale sarà? «Io sono a disposizione della società. Sono torresino dentro e lavorare per la Torres per me sarà sempre un onore. Adesso però spero solo che la prima squadra riesca a concludere con successo la stagione. Noi della Berretti abbiamo fatto il nostro dovere e fatto fare bella figura alla Torres e a Sassari. E questo per me vale molto. Tra l’altro i ragazzi sono stati sempre i tifosi più convinti della prima squadra. E questo è bello».

Daniele Doro

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