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Giulini: «Porterò il Cagliari in Europa»

di Mario Frongia
Giulini: «Porterò il Cagliari in Europa»

Il presidente rossoblù parla dei progetti per il centenario e conferma l’interesse per il centrocampista Hsbauer

19 settembre 2014
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CAGLIARI. Un sogno e una bacchettata. Tommaso Giulini ci prende gusto. Questo Cagliari lo sente suo fino in fondo. Al di là di strategie di mercato, finezze del marketing, stadio da riattare e bilancio da tenere d’occhio. C’è anima e passione, nel numero uno rossoblù. E i tifosi, come testimoniano gli applausi dedicatigli dalla curva, recepiscono. Insomma, il presidente-supporter è sul pezzo. Con una sortita che non dispiace: «Contro l’Atalanta abbiamo perso la partita che stavamo giocando meglio. Siamo stati penalizzati dall’arbitraggio, c’era un rigore su Ibarbo, che è stato toccato dal portiere».

Il Giulini pensiero non necessità di commenti: «Victor dovrà anche pagare duemila euro di multa per la simulazione. Oltre al danno, la beffa. È difficile da digerire. Con l’Atalanta eritavamo i tre punti ma possiamo solo migliorare».

Lo scossone è nitido. E poggia anche su un altro episodio: l’arbitro Cervellara ha perdonato due volte D’Alessandro. L’esterno atalantino, già ammonito, si è lamentato per un fallo in area, episodio analogo a quello che è costato il “giallo” a Ibarbo. Poi, ha falciato Balzano. Anche qui, nessun provvedimento. Con Colantuono che l’ha levato in un attimo.

Il sogno? Tra le prime dieci. Ne aveva parlato al rientro dal ritiro di Sappada: «Per il 2020 mi piacerebbe avere la squadra nelle coppe europee». Ieri, il re del fluoro è tornato sul luogo del delitto. Per regalare un filo di emozione alla tifoseria: «Il centenario del club? Non mi dispiacerebbe giocarmelo a un livello più alto di quello attuale. Magari, con la possibilità di ambire ai primi cinque posti. Stiamo lavorando a una graduale crescita ma non siamo negli anni '70 quando erano possibili sorprese incredibili. Oggi, per poter ambire a posizioni importanti, anche nel giro di cinque, sei anni c’è un grande lavoro da compiere».

Sul web l’sms vola. Giulini precisa: «La nostra speranza quest'anno è quella di salvarci rapidamente con parecchie giornate di anticipo per poi puntare ad arrivare nei primi dieci posti. Al primo anno sarebbe un grandissimo obiettivo». Raggiungibile solo con un impianto adeguato. Sul sant’Elia il patron taglia corto: «Lo stadio non sarà privato, ci sarà una concessione del Comune di Cagliari. Dovrebbe rinascere esattamente dove è oggi. Ristrutturarlo? No, sarà uno stadio nuovo».

Mercato e Zeman. La conferma di un rinforzo a gennaio e l’intesa con il tecnico boemo, sono altri due spunti coniati dal presidente bocconiano. «Con Zeman c’è un ottimo rapporto, ci confrontiamo ogni giorno” attacca Giulini. Mentre sul fronte mercato, si scopre quel che già si sapeva: «Aspetto con interesse Napoli-Sparta Praga, mi auguro cheu Hsbauer giochi dal primo minuto. Voglio vedere che impatto ha in un campo difficile come il San Paolo. Sì, lo stiamo seguendo».

E non manca l’apertura ad altre situazioni: «No, non siamo alla ricerca di una punta di peso. Longo ha queste caratteristiche, puntiamo sulla sua crescita». Le ultime chicche riguardano il test Zeman contro Zeman: «Simpatico il confronto in famiglia. È servito per vedere all’opera giocatori poco utilizzati, vedi Capello. Sono soddisfatto della prova. Andiamo a Roma con l’intento di giocarcela. La palla è rotonda».

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