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Cossu e Ibarbo le “frecce avvelenate”

di Roberto Muretto
Cossu e Ibarbo le “frecce avvelenate”

Zeman pensa ai due velocisti per mettere in difficoltà i giallorossi. Dessena e Murru sono in rampa di lancio

20 settembre 2014
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di Roberto Muretto

CAGLIARI.. La fantasia di Andrea Cossu, a cui si aggiunge l’imprevedibilità di Victor Ibarbo. Zdenek Zeman studia il modo di mandare in tilt la corazzata Roma. Tanto rispetto per i giallorossi ma nessuna paura. La filosofia del tecnico boemo è nota: giocarsela con tutti a prescindere dall’avversario che si ha di fronte. La squadra di Garcia è reduce dalla cinquina rifilata in Champions League al Cska Mosca, ma rispetto a quella partita perde due giocatori importanti: l’ex Astori e Iturbe. Il mister francese può attingere da una rosa vastissima e sostituirli non è certo un problema. L’idea. L’obiettivo del Cagliari è quello di allargare la difesa avversaria sfruttando le corsie. Ecco perchè Zeman sta pensando di far giocare dall’inizio sia Cossu che Ibarbo. Il primo con l’Atalanta è stato il migliore in campo. Sta vivendo una seconda giovinezza ed è motivatissimo. Vuole dimostrare che si sbagliava chi aveva deciso di... rottamarlo. Il colombiano si è ripreso dall’infortunio e quando domenica scorsa è entrato in campo (ha giocato gli ultimi trenta minuti), ha creato non pochi problemi alla retroguardia bergamasca. Sia Cossu che Ibarbo sono abilissimi nell’uno contro uno, saltano l’uomo e creano la superiorità numerica. La difesa della Roma soffre i giocatori rapidi. Se i due rossoblù stanno bene, possono diventare un problema per gli avversari.

Tentazioni. L’infermeria è vuota. Tutti a disposizione. L’allenatore del Cagliari potrebbe cambiare qualcosa rispetto a domenica scorsa. A parte Ibarbo che rileverà Farias, non è da escludere l’utilizzo dal primo minuto di Dessena al posto di Crisetig. Così come non sarebbe una sorpresa se all’Olimpico Murru giocasse titolare. Avelar ha commesso un paio di errori gravi con l’Atalanta e questo potrebbe convincere Zeman a dare una chance al difensore sardo.

Il nuovo arrivato. Nelle due amichevoli giocate a Macomer e Serramanna, Joao Pedro oltre ad aver segnato cinque gol, ha dimostrato di avere buona tecnica e la capacità di puntare a rete partendo dall’esterno. Il brasiliano è un’opzione in più, che Zeman ha voluto dopo che il “colpo” Husbauer non è riuscito (il giocatore dello Sparta Praga potrebbe arrivare a gennaio e ieri questa soluzione è stata confermata dal suo procuratore). Non partirà dall’inizio ma le possibilità di un suo utilizzo in corsa sono tante.

Il ritorno. Zeman abita a Roma da circa vent’anni. Da quando è stato esonerato dal club giallorosso non è più tornato all’Olimpico. Lo farà domani pomeriggio e c’è tanta curiosità per vedere come sarà accolto dalla tifoseria della “magica”. Si dice che per lui ci saranno applausi. Nonostante l’addio sia stato un po’ burrascoso e i problemi avuti con De Rossi che il boemo spesso teneva in panchina, ha lasciato un buon ricordo. E con Totti («abbiamo un rapporto come padree figlio») ci sarà un grande abbraccio.

Fischi. Chi invece non riceverà un’accoglienza amichevole è Daniele Conti. Il figlio di Bruno ha una grande colpa: quella di aver spesso fatto piangere la Roma con i suoi gol. Lo ha fatto sia al Sant’Elia che nella capitale. E’ un giocatore temutissimo perchè quando vede giallorosso ha come una scarica di adrenalina e si scatena. Il capitano è cresciuto calcisticamentre a Trigoria ma è andato via quando era un ragazzino e ormai si sente più “sardo” che romano. Per lui queste sfide hanno sempre un sapore particolare. Di fronte si troverà un amico come Nainggolan, sarà un bel duello tra chi in campo non si risparmia.

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