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Cagliari, dall’Inter al Verona sognando il bis

di Mario Frongia
Cagliari, dall’Inter al Verona sognando il bis

Doppia seduta di allenamento per i rossoblù che provano a ripetere la bella prova di Milano su un altro campo difficile

02 ottobre 2014
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CAGLIARI. La sbornia di San Siro? Smaltita e dimenticata. L’aria che trapela dal Cagliari è tutto meno che festaiola. Che la partita di sabato con il Verona fosse da prendere con le molle, lo si sapeva. Adesso, la cautela è quanto meno doppia. Zeman ha messo sul chi vive i suoi. E il messaggio è passato con forza e incisività. Tanto che la squadra ha messo la quarta. Tutti a tirare il gruppo nel lavoro atletico. E mordere caviglie nella partitella: i due tempi di ieri sera sono volati via conditi da un tasso agonistico molto elevato. Tackle, recuperi, sostegno reciproco. Un atteggiamento maturo. “Da squadra”, proprio come piace al tecnico boemo.

Dunque, testa al Verona. Per un match che si annuncia senza sconti. Un’atmosfera scaldata dalle parole di Mandorlini. E messa in ordine dalle indicazioni di Giulini. Di fatto, la sesta d’andata – quarta lontano dal Sant’Elia – è un banco di prova. Tosto e impegnativo. Forse, in prospettiva futura, importante almeno quanto l’adesione al progetto zemaniano.

Partitella. La squadra che arriva dal 4-1 rifilato all’Inter, non ha mai staccato. Ma in giro per Asseminello ci sono tutt’altro che mugugni. Veterani e giovani hanno stretto un patto d’acciaio: Verona è tappa per sancire continuità di prestazioni e risultati. La squadra sa che l’appuntamento del “Bentegodi” è insidioso. Da qui, energia e massima concentrazione nelle doppie sedute di avantieri e nel lavoro di ieri. La partitella a ranghi misti è andata avanti con una foga proficua: Cossu e soci sono sul pezzo.

L’sms di Giulini. Il presidente ha incassato con una gioia spaziale i 3 punti presi in casa del club di cui è stato tifoso e, per otto anni, consigliere di amministrazione. Ma dopo 24 ore ha spento le luci. E ha chiesto ai suoi di volare basso. Per capirci, meglio evitare comparsate e interviste. Un gesto utile per stare concentrati e pronti a un approccio che sabato deve essere privo di sbavature. L’opposto del menu di Mandorlini. Il tecnico ha scomodato i suoi trascorsi da giocatore con l’Inter per caricare i suoi. Al campo le parole adatte per il commento finale.

Visite da Urzulei. Tre ore di pullman per incontrare i loro beniamini. Oltre quaranta ragazzini, con tecnici, dirigenti e accompagnatori, della scuola calcio di Urzulei hanno trascorso ieri mezza giornata ad Asseminello. La visita al centro, l’incontro con Ekdal e soci, la partitella seguita dalla tribunetta. Attenzioni utili per rafforzare l’attaccamento della tifoseria al club e far arrivare un incoraggiamento genuino al gruppo.

Dal campo. Ieri, Conti e Colombi unici assenti al lavoro sul campo. Il capitano è in terapia per l’elongazione ai flessori della coscia destra. Si ipotizza uno stop di due settimane e il rientro per la Samp, al Sant’Elia il 19 ottobre. Ai box anche il portiere ex Atalanta: Colombi - reduce da una botta all’anca - ha svolto un percorso differenziato. Oggi doppia seduta, alle 9.30 e alle 17.30. Domani e la partenza per Verona.

Gli avversari. Allenamento pomeridiano anche per il Verona. La squadra, agli ordini dell’allenatore Andrea Mandorlini, ha svolto riscaldamento, torelli ed esercitazioni. Dopo l’improvvisa morte del padre, è tornato ad allenarsi Emil Hallfredsson, che ha svolto lavoro differenziato insieme a Lazaros Christodoulopoulos.

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