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Povero basket sardo, nessuna squadra farà i tornei nazionali

CAGLIARI. Pacate e poco stimolanti le novità del mondo del basket isolano. La strada che pare decisamente tracciata è quella che porta verso un declassamento della nuova serie C maschile. Nessuna...

13 luglio 2015
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CAGLIARI. Pacate e poco stimolanti le novità del mondo del basket isolano. La strada che pare decisamente tracciata è quella che porta verso un declassamento della nuova serie C maschile. Nessuna dicitura "nazionale", campionato a caratura regionale che intanto non aprirebbe sbocchi su possibili contributi istituzionali e che, dunque, non farebbe altro che affondare le già povere casse societarie. Il parametro per ogni giocatore è fissato in 1250 euro (50 euro in più rispetto al 2014) e ciò potrebbe scoraggiare gran parte delle società isolane (8 quelle in corsa nella stagione precedente, massimo 12 per regolamento quest'anno). Per non parlare della formula: l'unica strada per prendere parte alle finali votate al salto di categoria sarà l'arrivo in vetta al termine della fase regolare, costruita con tutta probabilità su doppia gara di andata e ritorno. Gran parte degli addetti ai lavori avrebbe già deciso di prendere parte alla nuova serie D, che alla fine regalerà avvincenti playoff a 8 squadre con incrocio dei due gironi nord e sud. Il tutto con un tasso tecnico probabilmente addirittura più elevato a fronte di una serie C infarcita di ragazzini. Un esempio: Gionata Putignano, top player della categoria e cartellino di proprietà del San Salvatore Selargius, a causa di un parametro troppo elevato potrebbe essere utilizzato a costo zero. E come lui tanti big .

A cascata va poi segnalata la volontà di tante realtà di ripartire dal campionato di Promozione. Il condizionale è d'obbligo, perché la scadenza delle iscrizioni è fissata al 22 luglio. Intanto una certezza. Cagliari perderà la sua massima (seppur decisamente modesta) espressione di basket maschile. È infatti notizia di ieri che Olimpia Cagliari, retrocessa sul campo ma in primo momento decisa a chiedere il ripescaggio in serie B, abbia rinunciato alle quarta serie nazionale per ripartire proprio dalla serie C. Sulla panchina dei pumas non siederà più Beppe Caboni, tornato al basket femminile di Ancona (Serie A2). Il sodalizio di Dario Corsi vira per la soluzione interna (Enrico Peretti?) e per un progetto giovani a valenza pluriennale. Da segnalare anche l'addio di Tony Atella dall'Antonianum e il ritorno di Marco Sassaro sulla panchina dell'Accademia Sestu dopo un solo anno di separazione consensuale.

Mauro Farris

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